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domenica 8 Giugno 2025,

Sei computer rigenerati alla Scuola Ricci, donazione di Servizi Integrati Bellunesi

Un progetto di solidarietà che unisce inclusione sociale e sostenibilità ambientale: i sei computer sono stati rigenerati in un laboratorio sperimentale che ha coinvolto ragazzi con disturbo dello spettro autistico, affiancati da tecnici informatici di Ats.

Sei studenti della Scuola media Ricci di Belluno hanno ricevuto oggi altrettanti computer rigenerati, donati da Servizi Integrati Bellunesi (Sib) nell’ambito di un progetto di solidarietà che unisce inclusione sociale e sostenibilità ambientale. La consegna è avvenuta nella mattinata di venerdì 16 maggio nell’aula magna dell’istituto.

L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto FormidAbilmente ATStaff, promosso da Alto Trevigiano Servizi (Ats), gestore del servizio idrico nella provincia di Treviso, in collaborazione con il Servizio Disabilità, il Servizio Integrazione Lavorativa di Treviso e la rete di cooperative sociali Dream Builders. L’obiettivo è duplice: offrire nuove opportunità a giovani con disabilità e, al tempo stesso, recuperare apparecchiature informatiche dismesse per metterle a disposizione di chi ne ha più bisogno.

I computer donati, completi di monitor e tastiera, sono stati rigenerati all’interno di un laboratorio sperimentale che ha coinvolto ragazzi e ragazze con disturbo dello spettro autistico, affiancati da tecnici informatici di Ats. Un percorso che ha permesso loro di acquisire competenze tecniche spendibili in ambito lavorativo e che ha contribuito a prolungare il ciclo di vita di strumentazioni altrimenti destinate allo smaltimento.

«Un progetto decisamente lodevole, di alto valore sociale ed ambientale – ha spiegato Attilio Sommavilla, presidente di Sib – che ci ha permesso non solo di portare anche nel Bellunese questo modello di cooperazione e solidarietà tra giovani, ma anche di dare un concreto aiuto ad alcuni studenti con necessità specifiche segnalati dall’istituto. Collaborazione e sinergia sono gli elementi chiave di questa iniziativa».

Fabio Vettori, presidente di Ats, ha sottolineato come il progetto stia trovando nuove applicazioni anche oltre i confini trevigiani: «Questa iniziativa rappresenta al meglio lo spirito con cui intendiamo operare: generare valore sociale partendo da ciò che apparentemente non ha più valore. Rigenerare computer dismessi e, allo stesso tempo, offrire opportunità formative e lavorative a giovani con disabilità è un esempio concreto di economia circolare applicata al sociale».

A concludere, il ringraziamento di Laura Lovisa, project manager della rete Dream Builders: «Ringrazio a nome dei giovani e delle famiglie interessate, innanzitutto Sib per aver supportato il progetto, nonché l’Ufficio scolastico provinciale e la dirigente Palazzolo dell’Istituto Comprensivo 1 di Belluno per aver individuato con estrema sensibilità gli studenti con maggiori necessità digitali».

L’iniziativa ha suscitato apprezzamento non solo per la sua finalità concreta, ma anche per il metodo collaborativo tra enti pubblici, settore sociale e imprese. Un modello che punta a valorizzare le potenzialità di ogni persona, promuovendo allo stesso tempo pratiche sostenibili.

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