Nel weekend si è svolta l’Assemblea annuale dell’AIPD (l’associazione italiana persone con sindrome di Down) della provincia di Belluno. Un’assemblea particolarmente speciale visto che è stata preceduta da una piccola festa, organizzata per l’inaugurazione dell’appartamento che sarà la nuova sede operativa per le attività di educazione e formazione. Dopo una decina d’anni, infatti, è stato lasciato l’appartamento in uso nel centro storico di Belluno e si è preso in affitto quello soprastante i locali della Scuola Materna “Don Bosco”.
Vainer Lucchetta, presidente AIPD, ha portato i saluti dell’Associazione, spiegando che l’appartamento ospiterà, nei fine settimana, i giovani adulti del progetto “Casa Mia”, mentre, negli altri giorni della settimana, secondo turni prestabiliti, verrà utilizzato anche dai giovani preadolescenti ed adolescenti dei gruppi “Club” e “Agenzia Tempo Libero”. Ha parlato poi il parroco, don Michele Canella, augurandosi che l’esperienza con l’AIPD funga da veicolo anche per l’inclusività nella Scuola “Don Bosco”; il consigliere comunale
A seguire, in una sala del vicino Istituto Agosti, si è svolta l’Assemblea dell’Associazione; è stata sottolineata, in particolare, la positiva evoluzione del progetto “Passepartout-la chiave giusta per una scuola più inclusiva”, finanziato coi fondi dell’8×1000 della Chiesa Valdese, e rivolto agli studenti della Scuole Superiori di Feltre e Belluno: al secondo anno di esperienza sono aumentate le classi scolastiche partecipanti ed è aumentato il numero di studenti che aderiscono ad attività di volontariato.
La Coordinatrice delle Attività AIPD, Maria Paolina De Nale, ha poi illustrato le varie iniziative svolte nel 2024 e quelle, in corso, o in programma per il 2025: il prossimo appuntamento significativo è il Progetto “Ti Guido”, giunto alla sua quarta edizione e svolto in collaborazione con Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e le Guide del Parco “Cooperativa Mazarol”. Quest’anno, a giugno, le sezioni AIPD ospitate saranno quelle di Venezia- Mestre e Brindisi, ciascuna con una rappresentanza di giovani con s. di Down che verranno accompagnati, dagli amici bellunesi e dalle Guide del “Mazarol” lungo i sentieri del Parco.
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