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I crediti di carbonio possono generare 10 milioni di euro l’anno

Nelle Dolomiti Bellunesi si guarda con crescente interesse al potenziale economico dei crediti di carbonio, strumento ancora in fase di definizione normativa ma che potrebbe generare fino a 10 milioni di euro l’anno per il territorio. Una cifra che, se paragonata ad altre forme di sostegno pubblico come i sovracanoni idroelettrici o le indennità agricole europee, rappresenta una grande e concreta opportunità. Il tema è stato al centro del convegno «I crediti di carbonio, valore aggiunto per il territorio», organizzato il 23 maggio dal Centro studi Bellunese. Il senatore cadorino Luca De Carlo, promotore dell’emendamento che ha introdotto i crediti nella legge 41 del 2023, ha spiegato: «Le linee guida per accedere al Registro pubblico dei crediti di carbonio generati su base volontaria dal settore agroforestale nazionale sono all’esame della Conferenza Stato-Regioni, innanzitutto per quanto riguarda l’ambito forestale. Per l’agricoltura i tempi saranno più lunghi».

A spingere per primo per la valorizzazione dei crediti è stato l’ingegnere Francesco De Bettin, imprenditore del Comelico e presidente di Dba Group Spa: già nel 2022 aveva lanciato l’idea, ora recepita dal legislatore. Al convegno, De Bettin ha presentato una stima del valore economico dei crediti per il territorio, calcolati a circa 33 euro a tonnellata di CO₂. Inizialmente prodotti da boschi e foreste, questi crediti potranno in futuro derivare anche da microidroelettrico, Comunità energetiche rinnovabili e teleriscaldamento a biomasse. La sua visione ha contribuito a costruire una base tecnica per la futura operatività del mercato volontario, che esclude i grandi emettitori e prevede uno scambio trasparente tramite un registro nazionale e una piattaforma telematica.

Sul numero 22 dell’Amico del Popolo “di carta” del 29 maggio, in distribuzione questa settimana (su abbonamento, in edizione digitale e in edicola), puoi leggere l’approfondimento sui crediti di carbonio, a cura di Maurizio Busatta.