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giovedì 19 Giugno 2025,

Gli 80 anni di Appia Cna Belluno in un libro

Per raccontare la storia dell’associazione, con uno sguardo verso il futuro. Nella foto il Presidente APPIA CNA Belluno, Massimo Sposato.

In occasione dell’ottantesimo anniversario della sua fondazione, Appia Cna Belluno presenta “80 anni di Libera Impresa”, un volume curato da Giacomo Fassetta che ripercorre le tappe principali della storia dell’associazione, dal 1945 a oggi. La presentazione ufficiale del libro si terrà il prossimo 21 giugno, durante le celebrazioni per l’anniversario e in concomitanza con l’assemblea elettiva per la nomina del nuovo presidente provinciale.

Il libro, che si sviluppa in 190 pagine, ricostruisce la nascita dell’associazione nel secondo dopoguerra, quando tredici artigiani decisero di unirsi dando vita a una realtà che si sarebbe poi radicata nel territorio e nella vita economica della provincia. Attraverso testimonianze, immagini e documenti d’archivio, l’opera ricostruisce il percorso dell’organizzazione, dalle difficoltà della ricostruzione postbellica alle trasformazioni economiche più recenti.

Come sottolinea il presidente Massimo Sposato nell’introduzione, l’intento è quello di offrire «una visione d’insieme della storia associativa, che permette di capire quanta forza, identitaria, propulsiva e motivazionale, possono avere i valori del fare impresa, quando sono improntati a un fondamentale principio di libertà».

Tra gli episodi rilevanti ricordati nel volume, vi è la scelta precoce, risalente al 1947, di definirsi un’associazione «apolitica, apartitica, autonoma e indipendente»; la prima Mostra provinciale dell’Artigianato del 1949, che ricevette anche l’attenzione di Dino Buzzati sul Corriere della Sera; l’impegno dell’associazione nella ricostruzione post-Vajont, con aiuti concreti alle famiglie colpite, tra cui anche soci Appia, vittime del disastro.

Negli anni Settanta l’associazione affronta una nuova fase: l’artigianato e la piccola impresa diventano motori della crescita economica. Appia si struttura, dando vita a nuove realtà come l’Epasa, l’ente di patronato e assistenza sociale della Cna, e a una cooperativa di garanzia per facilitare l’accesso al credito.

Il volume si conclude con uno sguardo rivolto al futuro, in un capitolo dedicato alle prospettive del comparto artigiano. Il direttore Cristian Sacchet scrive: «Le imprese artigiane possono essere protagoniste di un nuovo paradigma produttivo, dove la qualità, l’innovazione e la sostenibilità si coniugano con la tradizione e il radicamento locale. Ma, perché questo accada, è fondamentale investire nella formazione, promuovere la collaborazione tra attori territoriali e creare un ambiente favorevole all’innovazione, capace di attrarre giovani, idee e capitali».

Il libro si propone dunque come uno strumento di memoria, ma anche come occasione di riflessione sul ruolo che l’artigianato può continuare ad avere nello sviluppo del territorio.

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