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lunedì 23 Giugno 2025,

“Belluno per Gaza”, sabato manifestazione in piazza dei Martiri

I promotori: «Non servono orazioni nè discorsi ampollosi, serve solo esserci silenziosamente, ma esserci. Spesso, infatti, il silenzio fa più rumore delle grida e delle urla»

Una manifestazione a sostegno del popolo palestinese e contro lo stermino dei civili. L’appuntamento è sabato 14 giugno alle 11, in piazza dei Martiri a Belluno. «Abbiamo deciso di dare un segnale. Modesto magari, come ne eravamo capaci», scrivono i promotori Fabio Bristot “Rufus” e Francesco Vascellari. «Nel post iniziale che annunciava questo evento si riportava: “Non servono orazioni nè discorsi ampollosi, serve solo esserci silenziosamente, ma esserci. Spesso, infatti, il silenzio fa più rumore delle grida e delle urla. Questo dovrebbe essere è dovrà contraddistinguere lo spirito di questo evento che è finalizzato in primis a fare massa critica per fermare quello che, senza perifrasi di sorta o infingimenti retorici o politici, è stato ed è tutt’ora un massacro della popolazione civile del tutto paragonabile a un genocidio per la tragica portata dei numeri e per le modalità di inaudita violenza con le quali è stato perpetrato questa sterminio di civili attestate da centinaia di fonti ufficiali terze al conflitto in corso. Due milioni di persone costrette a vivere in condizioni subumane dove perfino affamare bambini, donne incinte ed ammalate è diventata dimostrata azione di sterminio che pensavamo di non scorgere più nel Terzo Millennio».

«Abbiamo deciso di organizzare questa manifestazione – sembrerà strano ma così è stato – senza condizionamenti o input di sorta: il cuore oltre le tattiche e le strategie», aggiungono. «È il motivo stesso per cui nella locandina è stato volutamente scelto di non inserire loghi/simboli appartenenti alla politica e nessun altro riferimento che non forse data, luogo ed ora. Per una battaaglia di civiltà trasversale che affermi l’umanità. A scanso di quanti possano anche solo ritenere che questo genere di manifestazioni possa dare fiato ad Hamas o a gruppi/movimenti ad esso legati, affermiamo da subito e senza più tornarci, che riteniamo l’ala militare di Hamas alla stregua di terroristi e abbiamo orrore e ondanna per il massacro di civili del 7 ottobre».

Dall’organizzazione arriva una raccomandazione: «Non saranno accettati comportamenti ee azioni non consone allo spirito autentico dei promotori e, in questo senso, si invita ogni singolo partecipante farsi parte responsabile per evitare a
solo titolo esemplificativo cori e slogan contro Israele, danneggiamento di bandiere, immagini e aspetti iconografici e/o simboli legati ad Israele e, in analogia, ogni condotta che possa poi venir assimilata ad antisemitismo poiché – è bene ribadirlo – non appartiene al vissuto e alla cultura dei promotori questo stato né è l’intento genuino degli stessi. Si ringrazia sin d’ora quanto vorranno pubblicizzare il ritrovo e quanto saranno fisicamente presenti».

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