«Sono contenta, davvero una bella esperienza». «Questo è proprio un bellissimo pellegrinaggio, sono tanti anni che lo faccio e lo farò finché potrò, perché favorisce il pensiero profondo e la concentrazione su tutti i tuoi problemi e su tutte le possibilità che hai di superarli». «È sempre emozionante, spero di poterlo fare ancora per qualche anno».
Voci dei pellegrini che la mattina di Pentecoste, alle 4.30, si sono mossi da Pra Marino in Val Visdende, Comelico, per raggiungere a piedi il santuario di S. Maria Luggau, in Carinzia, Austria. Domenica 8 giugno si è tenuto infatti il 28° pellegrinaggio ‘‘dell’era moderna’’ potremmo dire, da quando la tradizione antica è stata rilanciata. «Non eravamo molti quest’anno», racconta Gianluigi Topran D’Agata, che da sempre organizza il cammino, «forse ha pesato il brutto tempo di maggio. Eravamo una trentina, in passato abbiamo contato anche 170 partecipanti. Ma sono cifre che variano molto di anno in anno. Il gruppo ristretto ha consentito di fraternizzare al meglio, si creano rapporti di amicizia nel cammino a Luggau».
Sul numero 24 dell’Amico del Popolo “di carta” del 12 giugno 2025, in distribuzione questa settimana (su abbonamento, in edizione digitale e in edicola), puoi leggere l’approfondimento sul pellegrinaggio a Santa Maria Luggau, con interviste e fotografie.
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