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mercoledì 16 Luglio 2025,

Aquileia, un ritorno alle origini per le facoltà ecclesiastiche del Triveneto

Pellegrinaggio giubilare ad Aquileia con il cardinale Parolin: «Tenere lo sguardo fisso su Gesù». La Facoltà teologica celebra il suo ventennale.

Sabato 14 giugno le quattro istituzioni accademiche ecclesiastiche del Triveneto si sono ritrovate ad Aquileia per vivere insieme una giornata di pellegrinaggio e riflessione spirituale. L’incontro ha rappresentato un ritorno simbolico alle radici della fede per la Facoltà teologica del Triveneto (con la sua sede e gli istituti collegati), la Facoltà di diritto canonico San Pio X di Venezia, l’Istituto di liturgia pastorale Santa Giustina di Padova e l’Istituto di studi ecumenici San Bernardino di Venezia.

Circa quattrocento partecipanti, tra studenti, docenti e personale, hanno preso parte a questa iniziativa che ha unito momenti di preghiera, confronto e celebrazione. La giornata è iniziata con l’ingresso in basilica attraverso il Battistero e il rinnovo delle promesse battesimali, guidato dal vescovo di Gorizia, Carlo Roberto Maria Redaelli. Tra i santi invocati anche i patroni della diocesi di Belluno-Feltre – Martino, Vittore e Corona – e il beato Giovanni Paolo I.

Il momento centrale è stato rappresentato dalla celebrazione eucaristica, presieduta dal cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, concelebrata da alcuni tra i vescovi del Triveneto e da numerosi preti, quasi tutti studenti o docenti delle facoltà.

Durante l’omelia, il cardinale Parolin ha invitato a non perdere di vista il fondamento della fede cristiana: «Si realizzerebbe la splendida raccomandazione della Lettera agli Ebrei, che invita a tenere lo sguardo fisso su Gesù, a non essere comunità piegata su se stessa né preoccupata di catturare l’attenzione del mondo». Ha poi richiamato le parole di papa Leone XIV: «Un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità è sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché lui sia conosciuto e glorificato». Il cardinale ha inoltre ribadito il valore della teologia come forma di contemplazione viva e attenta alla realtà odierna: «Tenere lo sguardo su Gesù è il compito primo della teologia – ha affermato –. Va studiata con rigore, certo, ma anche amata con la tenerezza degli affetti e vissuta con passione per l’umanità dolente di oggi». Ha poi sottolineato il significato dell’incontro: «Il convenire in questa basilica oggi da parte delle istituzioni accademiche, nell’attuale contesto socio-culturale, consegna il compito di far vedere che l’“oggi” di Dio è possibile anche qui». Al termine della celebrazione, Parolin ha parlato di un momento «intenso, solenne e anche familiare», aggiungendo: «È commovente per me tornare qui, nel luogo da cui proviene anche la mia fede, che dà senso e sapore alla vita».

In apertura, il patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia, aveva sottolineato il valore storico e simbolico del luogo: «Qui, nell’aula teodoriana su cui, più tardi, sarebbe stata edificata la grande basilica patriarcale nella quale ci troviamo, fu celebrato il Concilio che concluse, per l’Occidente latino, la lunga e complessa storia della messa a punto della dottrina della consustanzialità del Verbo, iniziata a Nicea 1700 anni fa».

Anche gli interventi che hanno preceduto la celebrazione hanno toccato il tema del legame tra teologia e realtà. Maurizio Girolami, preside della Facoltà teologica del Triveneto, ha ricordato come «la fede chiede di essere pensata e il pensiero chiede il buon uso delle parole», sottolineando l’importanza della conoscenza e dell’amore per la Parola di Dio e della capacità della Chiesa di comunicare con il linguaggio umano, nella sua varietà. Marzia Ceschia, docente di teologia spirituale, ha affermato che «la teologia non è a servizio di un mondo ideale, ma del mondo come è», richiamando la necessità di una «mistica degli occhi aperti», capace di dialogare con le domande di giustizia e speranza di ogni persona.

La giornata di Aquileia è stata un’occasione per guardare alle origini della fede e, allo stesso tempo, nel ventennale della nascita della Facoltà teologica di Padova, per riflettere sul ruolo delle istituzioni teologiche nel presente e nel futuro della Chiesa e della società.

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