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martedì 15 Luglio 2025,

Da Gerusalemme una nuova “chiave” per il Museo dei Sogni

Il Museo dei Sogni continua a costruire un ponte simbolico tra luoghi, persone e storie, raccogliendo segni che parlano di pace, di spiritualità e di una memoria condivisa.

È giunta al Museo dei Sogni e della Memoria una nuova “chiave”, questa volta proveniente da Gerusalemme. Un arrivo carico di significato, che si inserisce in un percorso simbolico già avviato in passato con la chiave di Ramallah.

Il gesto è stato reso possibile grazie all’impegno di Danilo e Goretta, che in una lettera indirizzata ad Aldo Bertelle hanno espresso la propria gioia per l’arrivo della busta proveniente dalla «terra di Gesù». Conteneva, si legge, «un elemento atteso e considerato una promessa per Aldo e il Museo dei Sogni».

Gli autori della missiva hanno voluto sottolineare il valore simbolico della data della spedizione, avvenuta proprio nella solennità della Pentecoste, interpretata come un segno dello Spirito Santo.

Il legame tra la Comunità e i luoghi della memoria spirituale e culturale del Medio Oriente è stato rafforzato anche dal ricordo di padre Michele Piccirillo, archeologo di fama internazionale, sepolto sul Monte Nebo, in Giordania. Per anni ha collaborato con la Comunità e con il Museo, diventandone amico e punto di riferimento.

Con l’arrivo della chiave numero 190, proveniente da Gerusalemme, il Museo dei Sogni e della Memoria continua a costruire un ponte simbolico tra luoghi, persone e storie, raccogliendo segni che parlano di pace, di spiritualità e di una memoria condivisa.

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