Invitato dal Coordinamento provinciale Pace e Disarmo di Belluno, lunedì 23 giugno, sarà presente in città (sala Bianchi, ore 20) il regista palestinese e attivista per i diritti umani Mohammed Alatar. Si assisterà alla proiezione del suo film Broken del 2018, che racconta la storia delle promesse infrante della legge internazionale rispetto alla costruzione del Muro che separa Israele e la Cisgiordania, soffermandosi sugli impatti umanitari.
Già nel 2004, la Corte Internazionale di Giustizia ha infatti dichiarato illegale il Muro, oltre ad invitare gli Stati a sostenere il proprio parere consultivo. Nonostante i rappresentanti internazionali abbiano promesso l’appoggio dei loro governi all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, finora non sono emersi risultati tangibili; al contrario, il Muro è ormai lungo 700 km e alto il doppio di quello di Berlino.
Il regista sottolinea che il focus del documentario riguarda il diritto internazionale, le sue promesse non mantenute, la Corte Internazionale di Giustizia, i doveri e le omissioni della comunità internazionale rispetto alla costruzione del muro di separazione. Si tratta di una rete intricata di leggi, politica e potere, e dell’impossibilità di voltare pagina. La realizzazione del film ha visto il cineasta viaggiare attraverso tre continenti, nella ricerca di testimonianze di esperti di giurisprudenza di fama internazionale, giudici della Corte Internazionale di Giustizia, diplomatici e ufficiali militari israeliani che hanno costruito il Muro.
Attualmente Alatar è uno dei maggiori registi di documentari della Palestina, formatosi in cinematografia alla fine degli anni ’90 negli Stati Uniti. I suoi maestri sono Oliver Stone e il regista egiziano Youssef Chahine, in quanto anch’essi realizzano film con tematiche profonde. Inoltre, le sue precedenti esperienze lavorative includono posizioni come Future Stories Director per Cbs News, Media Advisor per il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) e il ministero per gli Affari di Gerusalemme. Nel 2002, ha fondato e diretto «Palestinese per la pace e la democrazia».
La sua filmografia include anche altre opere di grande valore come il The Iron Wall (2006), un film che condanna la strategia di occupazione permanente degli insediamenti israeliani nella West Bank, Jerusalem – the East Side Story (2008) e Il Patriarca del popolo (2021), riguardante la vita e il pensiero del patriarca di Gerusalemme Michel Sabbah.
Recentemente, Mohammed ha dato il via a un nuovo progetto: Land of shadows – The settler threat (La terra delle ombre – La minaccia dei coloni) che consiste nella realizzazione di un documentario sull’escalation delle violenze e prevaricazioni che quotidianamente affliggono la popolazione palestinese della Cisgiordania, a causa dei coloni con la complicità del governo israeliano.
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