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Cancia di Borca di Cadore, si spala e si spala ancora, dopo la grande frana scesa dall’Antelao domenica sera, nel solito punto, lungo il solito canalone che alla fine, poco prima del Boite, è occupato da un nucleo di case, costruite esattamente sulla linea della colata. Anche il geologo Vittorio Fenti si unisce alla voce del suo presidente veneto Giorgio Giacchetti: «Costa meno spostare le case». Invece la Provincia di Belluno, che ha realizzato le ultime opere di contenimento della frana, sostiene che la tragedia è stata evitata (nessun ferito) proprio grazie ai lavori eseguiti. E chiede subito i soldi per il secondo stralcio. C’è chi affaccia un’altra possibilità, Paolo Zanetti: «Si può deviare il canale di colata della frana».
Belluno sistemerà quasi cinquemila punti luce in centro città.
Al Sagittario, Feltre, sarà realizzato un sottopasso ciclabile.
Questo e altro dal Corriere delle Alpi e dal Gazzettino nella Rassegna stampa condotta dai giornalisti dell’Amico del Popolo, oggi con voi Luigi Guglielmi.
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1 commento
RENATO
E CI VOLEVA TANTO A CAPIRE CHE QUELLE CASE NON DOVEVANO ESSERE IN QUEL LUOGO VISTI I PRECEDENTI ANCORA DI QUASI UN SECOLO E MEZZO FA . SALUTI