Le esportazioni della provincia di Treviso segnano un rallentamento nel primo trimestre del 2025, con una flessione dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tiene invece Belluno, dove l’export registra una variazione minima, pari a -0,1%, grazie in particolare ai comparti dei macchinari e dell’elettronica.
È quanto emerge dai dati elaborati dalla Camera di Commercio di Treviso-Belluno sui flussi commerciali internazionali, diffusi dall’Istat. A livello regionale, il Veneto mostra un calo delle esportazioni dell’1,2%, in controtendenza rispetto alla media nazionale, che si attesta a +3,2% trainata dalle performance di Toscana e Lazio.
«I dati appena resi noti dall’Istat sull’interscambio commerciale nel primo trimestre 2025 non offrono apprezzabili novità rispetto agli scenari di stagnazione e incertezza già commentati», osserva Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio. A Treviso, aggiunge, «il risultato fa media, da un lato, di un calo delle vendite soprattutto per il tessile-abbigliamento e per i mobili. Permane in diminuzione anche l’export legato alla componentistica automotive». Un parziale sostegno arriva dal comparto delle bevande, in crescita anche grazie a anticipi di domanda, soprattutto dagli Stati Uniti, dove l’aumento è del 28,9%.
Belluno: la tenuta dell’export passa da macchinari ed elettronica
Per quanto riguarda Belluno, l’export si mantiene pressoché stabile rispetto allo stesso periodo del 2024, attestandosi su 1,3 miliardi di euro. L’occhialeria, che rappresenta ancora la quota maggiore del commercio estero provinciale, è in flessione del 2,1%. La tenuta complessiva è garantita dall’andamento positivo dei macchinari industriali (+14,7%) e dell’elettronica (+28,3%), comparti legati anche alla specializzazione nella catena del freddo.
Anche il tessile e abbigliamento mostra un buon recupero, con un incremento del 24,4% rispetto all’anno precedente. A livello geografico, le esportazioni verso i mercati dell’Unione Europea crescono dell’8,7%, grazie soprattutto alla Spagna, alla Polonia e al parziale recupero in Germania.
Diversa la situazione nei mercati extra europei, dove si osserva un calo generale del 7,8%. In particolare, si riduce l’export verso gli Stati Uniti (-29,4%), condizionato dalla flessione dell’occhialeria. Guardando al confronto con due anni fa, le esportazioni verso gli USA risultano inferiori di circa 150 milioni di euro. Tra i mercati extra Ue con andamenti positivi figurano il Messico (+51,6%), la Turchia (+11,4%) e il Regno Unito (+6,8%).
Opportunità e strategie future
Nel commentare i dati, Pozza ha ricordato le iniziative promosse per favorire l’apertura a nuovi mercati, con particolare attenzione a quelli emergenti. «La Camera di Commercio è fortemente impegnata a sostenere la competitività all’estero delle nostre imprese anche favorendo la diversificazione, ragionata, dei mercati», sottolinea.
In questa direzione si inserisce il percorso di avvicinamento al IX Forum Pymes, che si terrà a Treviso dal 18 al 21 ottobre, con delegati provenienti da venti Paesi dell’America Latina e del Centro America. In preparazione all’evento, sono previsti una serie di incontri online dedicati a specifici mercati: il 25 giugno per Messico e Panama, il 1° luglio per Cile, Perù e Uruguay, l’8 luglio per Argentina e Brasile. Il Forum offrirà l’occasione di incontrare aziende, partecipare a eventi B2B e approfondire opportunità nei settori agribusiness, biotech e meccanica.
Importazioni in aumento
A Treviso, le importazioni nel primo trimestre dell’anno hanno superato i 2,3 miliardi di euro, in aumento dell’11,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. A Belluno, l’import segna una crescita del 15,3%, per un totale di circa 373 milioni di euro.
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