Con l’estate aumenta la disponibilità di date per le visite guidate al coronamento della diga del Vajont, nel territorio di Erto e Casso (Pordenone). L’iniziativa, a cura del Parco Naturale Dolomiti Friulane, si inserisce nel solco della memoria collettiva legata al disastro del 1963.
Il percorso dura 50 minuti e si sviluppa sul coronamento della diga, simbolo concreto di una «tragedia annunciata». Il racconto storico è affidato alle guide, un principio guida le visite: «portare rispetto a questi luoghi significa portare rispetto alle 2000 persone scomparse tutte insieme in una notte».
Le visite si svolgeranno a partire dalla Pasqua 2025 e proseguiranno in diversi periodi dell’anno. In particolare, nei mesi di giugno e luglio le visite saranno possibili il sabato e la domenica, così come a settembre; dal 26 luglio al 31 agosto le visite saranno quotidiane. Anche nel mese di ottobre le aperture saranno garantite la domenica, fino alla sospensione invernale dal 3 novembre 2025. Sono previste alcune sospensioni temporanee, come domenica 21 settembre (per la Marcia della Memoria), con inizio delle visite posticipato alle 14.30. Il 9 ottobre, in occasione dell’anniversario del disastro, l’ingresso sarà gratuito.
Il punto di partenza per le visite è il piazzale della Chiesetta Commemorativa, accanto alla diga. I gruppi saranno composti al massimo da 40 persone, il costo è di 7 euro a persona, ingresso gratuito per i bambini sotto i 6 anni.
La prenotazione è obbligatoria e si effettua esclusivamente online tramite il portale VivaTicket cliccando qui.
L’organizzazione raccomanda prudenza e rispetto del luogo. Il percorso non è adatto a chi soffre di vertigini o attacchi di panico, si richiede la massima attenzione alle indicazioni delle guide. Sono vietati tacchi a spillo, fumo, l’abbandono di rifiuti e comportamenti autonomi rispetto al gruppo. Si consiglia di presentarsi con almeno 10 minuti di anticipo. Per quanto riguarda gli animali, è sconsigliato l’accesso ai cani: la pavimentazione a griglia potrebbe danneggiarne le zampe e, in caso di segnalazione di paura da parte di altri visitatori, l’accesso sarà comunque negato.
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