Sarà inaugurato ufficialmente il 25 giugno lo sportello “Abitare in Agordino”, attivo già da alcuni mesi presso la sede dell’Unione montana agordina, al terzo piano dell’edificio in via XXVII Aprile. Lo sportello è aperto il lunedì e il mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 17 e il martedì e venerdì mattina dalle 9 alle 12. Nato con l’obiettivo di supportare chi desidera trasferirsi o stabilirsi nel territorio agordino, il servizio si inserisce in una più ampia strategia di contrasto allo spopolamento, una delle criticità più sentite dalle comunità delle aree interne.
Finanziato attraverso il programma Interreg VI Italia-Austria nell’ambito del progetto “Welcome – Rafforzare la cultura dell’accoglienza”, lo sportello rappresenta un primo passo verso politiche strutturate di attrattività territoriale, affiancando all’accoglienza anche l’ascolto e il coinvolgimento diretto della popolazione.
«Affrontare concretamente la questione dello spopolamento, il “problema dei problemi” come spesso lo definisco io – afferma Paolo Frena, presidente dell’Unione montana agordina e sindaco di Colle Santa Lucia – significa collocarlo al primo posto nell’agenda delle priorità, con azioni studiate, incisive, forti e controcorrente».
La gestione dello sportello è stata affidata a Ilaria Savio, giovane agordina rientrata in vallata dopo un periodo all’estero. La cooperativa Cramars di Tolmezzo, con esperienza nel campo dell’accoglienza in ambito montano, ha affiancato l’Unione montana nella co-progettazione del servizio. Sono già stati avviati incontri con attori locali per definire i bisogni più urgenti e le opportunità da valorizzare.
«Abbiamo sentito da subito il bisogno di aprirci al territorio, alla popolazione e ai soggetti che la rappresentano – racconta Savio – con l’obiettivo non solo di ascoltare le esigenze degli attori locali, ma anche di promuovere una cooperazione con lo sportello stesso, sottolineando così la volontà di fare rete».
Dal confronto con amministratori, operatori scolastici, associazioni e realtà economiche locali, sono emerse alcune priorità: tra queste, le difficoltà nei trasporti pubblici, soprattutto per le località più periferiche, e l’accesso alla casa. L’offerta immobiliare risulta infatti poco accessibile per chi cerca una sistemazione stabile. Gli affitti brevi o stagionali, preferiti da molti proprietari, rendono difficile trovare soluzioni a lungo termine, e i prezzi di vendita risultano spesso fuori portata per le famiglie locali o i giovani.
Non mancano però le potenzialità: un contesto ambientale attrattivo, un tessuto sociale coeso e una rete di associazioni vivace e radicata. Il tema del lavoro è un altro nodo cruciale. Secondo quanto raccolto durante i focus group, c’è spesso poca consapevolezza tra i giovani delle opportunità presenti sul territorio e delle competenze richieste dal mercato locale.
«Ci ha colpito quanto emerso sia dal mondo della scuola che da alcuni ambiti lavorativi: a volte i giovani non hanno la consapevolezza né delle loro attitudini, né di come queste possano trovare soddisfazione nel contesto lavorativo della vallata», osserva Savio.
Lo sportello si propone quindi come punto di raccordo tra domanda e offerta di servizi, con l’intento di costruire un quadro aggiornato delle risorse disponibili: dalla mappatura delle realtà attive sul territorio (artigiani, associazioni, imprese, servizi per l’infanzia e sportivi) alla facilitazione dell’incontro tra chi cerca casa e chi può offrirla.
Per raccogliere dati e informazioni utili, è stato predisposto un form online rivolto ai cittadini e alle realtà locali, che potranno così contribuire a costruire un database a servizio dell’intera comunità. «Un mezzo con il quale raggiungere alcuni dei nostri obiettivi – conclude Savio – è quello di elaborare una scheda che i portatori di interesse possano compilare e restituire, permettendoci così di creare un database a disposizione di quanti abbiano bisogno di informazioni e servizi che rendano migliore il loro abitare in Agordino».
L’inaugurazione pubblica si terrà alle 17.30 nella sala “don Tamis” ad Agordo. Durante l’incontro verrà raccontata la genesi del progetto, saranno illustrate le attività già avviate e verranno portate testimonianze dal territorio. L’evento sarà anche un’occasione per ascoltare la voce di chi vive e lavora nell’Agordino, contribuendo in prima persona al futuro della vallata.
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1 commento
Giovanni
Bene, Speriamo che chi viene desideri integrarsi nella vita del paese e ,,, fare paese isieme,