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domenica 13 Luglio 2025,

Esproprio per la cabinovia, «c’è chi dice no!»

Domani lo sgombero di casa Curtolo. «Cortina Bene Comune» solidarizza con gli espropriati; gli impiantisti e gli albergatori sostengono invece il progetto.

È fissato per domani, venerdì 20 giugno alle ore 10, l’intervento dell’autorità giudiziaria presso l’abitazione della famiglia Curtolo, fabbricato destinato a essere espropriato e demolito per fare spazio alla futura stazione di partenza della cabinovia Apollonio–Socrepes. La notifica dell’esproprio esecutivo è stata consegnata appena due giorni fa, con tempi tanto stretti che – secondo i diretti interessati – non permetterebbero neppure un adeguato sgombero dell’edificio.

La situazione ha suscitato reazioni critiche da parte di cittadini e associazioni, in particolare dal gruppo Cortina Bene Comune, che domani sarà presente sul posto per manifestare solidarietà alla famiglia coinvolta e per ribadire la propria contrarietà al progetto. «Da domani un nostro concittadino si troverà senza la sua casa», si legge nella nota diffusa dal gruppo, che accusa l’amministrazione comunale di non aver fornito alcuna alternativa abitativa alla famiglia. Viene inoltre sollevata la questione dei tempi e delle modalità della procedura, con interrogativi su come si intenda procedere senza che sia ancora certa l’assegnazione dell’appalto per la realizzazione della cabinovia: «A meno che non ci siano già degli accordi, la qual cosa susciterebbe ancor più seri interrogativi sul perché la gara di appalto si sia conclusa senza nessuna offerta. Era già tutto previsto?». Roberta de Zanna, portavoce di Cortina Bene Comune, richiama poi il tema della sicurezza del territorio: «La recente frana di Cancia dovrebbe servire da monito: non si può sempre sfidare la natura, pensando di risolvere tutto con la tecnologia. Prima o poi arriva il conto».

Intanto, sul fronte opposto, continuano ad arrivare manifestazioni di sostegno alla realizzazione della cabinovia da parte di soggetti del comparto turistico. Pieno sostegno alla realizzazione è venuto dagli impiantisti di Cortina, che ritengono quest’opera «un’infrastruttura strategica per il futuro della Regina delle Dolomiti e un tassello fondamentale per rafforzare l’offerta turistica in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026», oltre che «un’innovazione necessaria per stare al passo con le località alpine vicine, molte delle quali stanno già investendo in impianti moderni, in grado di rispondere alle esigenze di una clientela sempre più attenta alla qualità del servizio». Gli impiantisti ribadiscono la disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni coinvolte, per un progetto che guarda avanti, nel rispetto dell’ambiente, della montagna e della comunità. 

Dopo gli impiantisti, è l’Associazione degli Albergatori di Cortina a esprimersi favorevolmente. Per la presidente Sandra Ruatti, si tratta di un’opera strategica: «Il futuro della nostra località è indissolubilmente legato alle Olimpiadi 2026 e le Olimpiadi 2026, a loro volta, sono indissolubilmente legate alla buona riuscita delle opere inserite nel piano organizzativo». Secondo l’associazione, la nuova infrastruttura rappresenterebbe un passo avanti nella gestione del traffico e nella fruibilità turistica della località: «Residenti e ospiti potranno contare su collegamenti più rapidi, efficienti e funzionali», afferma Ruatti, che sottolinea anche l’impatto positivo sul piano della sostenibilità. «La cabinovia costituisce un esempio virtuoso di mobilità lenta, pensata per ridurre in modo soft l’impatto del turismo massivo senza rinunciare alla qualità».

La vicenda evidenzia dunque la spaccatura nel dibattito pubblico locale: da un lato chi contesta l’impatto del progetto sul tessuto sociale e ambientale, dall’altro chi lo sostiene come elemento chiave per il rilancio turistico e infrastrutturale di Cortina in vista dell’appuntamento olimpico. L’esecuzione dell’esproprio prevista per domani sarà con ogni probabilità un momento delicato.

2 commenti

  • Un errore dietro l’ altro . Una catastrofe

  • Vengo a Cortina da 60 anni e non ho mai visto uno scempio come quello attuale. La state distruggendo pensando che le Olimpiadi portino chissà cosa, ma sarà il più grande buco nell’acqua mai visto. Peccato, era bellissima.

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