Il completamento dell’elettrificazione della ferrovia fino a Belluno è un passo importante nella giusta direzione: sarà possibile salire in treno a Venezia, a Padova o a Treviso e raggiungere Feltre e Belluno senza rottura di carico, cioè senza dover cambiare il treno. È un passo importante perché ridà un po’ di speranza alle sorti della ferrovia in provincia di Belluno e perché può segnare l’inizio di un futuro in cui la ferrovia riconquisti un ruolo centrale nella mobilità.
La sfida globale per la protezione del clima richiede lungimiranza e misure coraggiose. Il traffico stradale incide con circa il 40% sull’emissione di gas climalteranti. Abbiamo tante macchine quante sono le patenti di guida e il 90% degli spostamenti con mezzi avviene in auto. Oggi la provincia di Belluno ha bisogno di un grande investimento in un vero sistema di trasporto pubblico. Questo deve partire necessariamente dalla ferrovia. La ferrovia deve essere la spina dorsale sulla quale poi si innestano i servizi su autobus che vadano a collegare le valli laterali e i singoli paesi.
Per questo l’elettrificazione fino a Belluno non va considerata come un punto d’arrivo, ma l’inizio di un nuovo percorso che dovrà vedere come prossimo passo l’elettrificazione della ferrovia fino a Calalzo di Cadore. La linea che va da Belluno a Calalzo serve un bacino di 90 mila residenti, 150 mila posti letto in strutture turistiche e in seconde case, 1,2 milioni di arrivi e oltre 6 milioni di presenze turistiche, tutti gli anni. Sono numeri importanti, che giustificano un grande progetto per il trasporto pubblico in provincia di Belluno.
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3 commenti
Giuseppe
Bisognerebbe che all’elettrificazione seguisse la possibilità dell’alta velocità, perché a fare la differenza non sarà la comodità di non cambiare vettura a Polpet, tanto più che anni addietro c’era il diretto Venezia S. L. – Calalzo, ma i tempi di percorrenza della tratta e il dare la possibilità che il ramo morto non sia più tale, come avveniva fino alle passate olimpiadi invernali di Cortina. Quindi un ritorno al passato…
Corradino D i Maio
ma a che serve se poi i treni vanno sempre alla velocità delle lumache? forse per l’iquinamento del Diesel ? per due treni giornalieri? Due ore belluno Venezia, oppure per Padova? ma fatemi il piacere
Giorgio
…tempi troppo bui, purtroppo….servirebbe un ammodernamento della linea (le gallerie non hanno l’altezza giusta per l’elettrificazione e sono molte) e per dare un senso a tutto l’investimento, bisognerebbe arrivare fino a Dobbiaco o San Candido dirottando obbligatoriamente tutto il traffico pesante su ferro come sta già facendo l’Austria con convogli dedicati…..