Alla scuola secondaria di I grado “Zanon” di Castion le porte dell’istituto non si sono chiuse lo scorso sabato 7 giugno come in altre scuole bellunesi: hanno continuato a restare aperte per qualche settimana ancora al fine di accogliere i propri studenti, ma non sui banchi e nelle classiche aule.
“English camp” questo il nome dell’attività svolta in due fasi dal 9 al 13 giugno e dal 16 al 20 giugno nei locali della scuola “Zanon” e nelle immediate adiacenze, e promossa dal “Team PNRR” dell’Istituto Comprensivo 3 di Belluno, a cura dei docenti Silvia De Toffol, Elisa Olivo e Pasquale Nuzzolese.
Un modo nuovo di fare scuola nel periodo estivo, realizzato grazie ai fondi del DM 19/2024 del Piano Nazione di Ricostruzione e Resilienza (P.N.R.R.), che ha come obiettivo la riduzione dei divari territoriali negli apprendimenti e il contrasto alla dispersione scolastica: avvicinare gli studenti alla scuola anche d’estate era uno degli obiettivi del camp della “Zanon” che sta cercando in questi anni di avvicinarsi ai nuovi bisogni d’apprendimento dei propri studenti.
Obiettivo del camp è stato quello di consolidare le basi linguistiche della prima lingua comunitaria degli alunni della “Zanon” e far interiorizzare loro la lingua inglese con attività ludico-didattiche diverse e accattivanti ideate dalle dottoresse Tracey Barr (madrelingua) ed Eliana Lentini (con esperienze lavorative all’estero e in Italia con corsi rivolti ad aziende e scuole), con la collaborazione delle docenti Francesca Messina e Alessandra Speranza, delle educatrici della cooperativa Blhyster Onlus (Rosalia Panciera, Chiara Tona, Elena Cassol) e della maestra in tirocinio Valentina De Mari.
Queste ultime hanno proposto e organizzato giochi di gruppo con la palla o altri oggetti in inglese per sviluppare le abilità di comprensione, ascolto e speaking. Hanno favorito l’ascolto di testi di canzoni, la visione di brevi spezzoni di film e la conseguente conversazione su quanto osservato; indovinelli, brevi interviste ai passanti e negozianti castionesi sulla loro vita, per immergere la lingua nella quotidianità immaginando di essere in una via delle isole britanniche.
Lo storytelling a partire da immagini e la successiva interpretazione della storia narrata dopo una breve camminata nella natura come nel circuito di Modolo ed esercizi di roleplay a squadre, giochi di traduzione con competizione a gruppi hanno sortito l’effetto sperato dal “Team PNRR” della “Zanon”: tenere alta la motivazione allo studio ma in modi diversi, vivere la lingua e vederla scorrere come fosse l’italiano ha destato la meraviglia anche degli studenti che inizialmente non si sentivano a loro agio con la prima lingua dell’Unione Europea.
Al termine del percorso agli alunni è stato dato un attestato di partecipazione: 77 gli studenti di prima e seconda media coinvolti e che hanno dato la loro adesione al progetto tramite le loro famiglie già nelle scorse settimane: un patto formativo a cura del “Team PNRR” ha suggellato un accordo tra famiglie e scuola in modo tale da rendere la settimana di “English camp” un momento in cui la comunità educante castionese nella sua totalità si è presa la responsabilità di percorrere insieme una strada diversa e alternativa di apprendimento con l’obiettivo di venire incontro alle esigenze didattiche degli adolescenti nati negli anni dieci del 21° secolo.
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