Si terrà mercoledì 25 giugno a Belluno, nella sede di Palazzo Crepadona, un incontro pubblico dedicato al tema dell’innovazione nelle aree montane. L’iniziativa, promossa da Uncem Veneto e Nazionale in collaborazione con il Gal Prealpi e Dolomiti e il centro Europe Direct “Montagna Veneta”, punta a riflettere su come introdurre in modo strutturato e duraturo, anche nella pubblica amministrazione, nuovi modelli organizzativi e tecnologici capaci di generare sviluppo.
La presentazione dell’appuntamento si è tenuta questa mattina a Palazzo Piloni, sede della Provincia. Il convegno, dal titolo “Il governo dell’innovazione per le aree montane nel contesto dell’Ecosistema Belluno”, inizierà alle 14:45 con i saluti istituzionali del sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin, del presidente della Provincia Roberto Padrin e del presidente di Uncem Veneto Ennio Vigne. Seguiranno gli interventi dell’assessore regionale Francesco Calzavara e del senatore Luca De Carlo, presidente della IX Commissione permanente del Senato.
Il cuore dell’incontro sarà la presentazione del dossier di Idea Studi Ricerche da parte del ricercatore Sergio Maset, che offrirà una panoramica sui processi di innovazione nelle realtà montane. In seguito, sarà approfondito il caso concreto del Comune di Castel del Giudice, in provincia di Isernia, con l’intervento del sindaco Lino Nicola Gentile. Il suo contributo si concentrerà su esperienze di innovazione radicale applicate a contesti demograficamente e geograficamente fragili.
Nella seconda parte del pomeriggio, l’attenzione sarà rivolta all’ambito bellunese, con contributi del vicesindaco di Borgo Valbelluna Simone Deola, dell’avvocato Enrico Gaz, della vicepresidente della Provincia Silvia Calligaro, del presidente del Consorzio Piave Belluno Marco Staunovo Polacco e, in collegamento, di Gaetano Quagliariello, già ministro e ora Dean della Luiss School of Government. Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale di Uncem Marco Bussone.
Durante la presentazione, Ennio Vigne ha sottolineato come la riorganizzazione in corso delle Unioni Montane rappresenti «un’occasione importante, per far sì che i territori non restino fermi, ma – al contrario – siano protagonisti anticipatori dei cambiamenti in corso». L’obiettivo è attivare un processo replicabile anche in altre aree del Paese.
Sara Bona, presidente del Gal Prealpi e Dolomiti, ha richiamato il ruolo dell’Unione Europea nel supportare il percorso di transizione digitale, anche attraverso gli sportelli Europe Direct. «La destinazione unica di questo viaggio, che si declina in varie forme già applicate, come l’utilizzo dell’intelligenza artificiale o la digitalizzazione degli archivi, è quella di rendere la pubblica amministrazione sempre più attenta e aperta alle esigenze dei cittadini», ha osservato.
Matteo Aguanno, direttore del Gal, ha posto l’attenzione sulla necessità di rendere la pubblica amministrazione più attrattiva per i giovani, anche grazie a progetti come “A Brave Deal”, che propone tirocini e percorsi formativi negli enti sovracomunali. Infine, Sergio Maset ha anticipato alcuni dei contenuti del dossier che sarà presentato mercoledì: «Sconfesseremo anche alcuni luoghi comuni sulla scarsa attrattività del nostro territorio, cercando di analizzare gli scenari che riguardano vari aspetti, come le dinamiche abitative e quelle produttive».
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