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martedì 15 Luglio 2025,

Cima Vallona, 58 anni dopo: una cerimonia per ricordare

L'attentato del 25 giugno 1967 colpì le forze dell’ordine, impegnate in attività di contrasto al terrorismo in Alto Adige. (foto da facebook)

Domenica 29 giugno 2025 si terrà la commemorazione del 58° anniversario dell’eccidio di Cima Vallona, tragico episodio che colpì duramente le forze dell’ordine, allora impegnate in attività di contrasto al terrorismo in Alto Adige. La cerimonia, promossa dal Comune di San Nicolò di Comelico insieme alla sezione Cadore dell’Associazione nazionale alpini e al gruppo Alpini di Comelico Superiore, si svolgerà presso la Cappella Tamai, ai piedi delle montagne dove si consumò l’attentato.

Il programma si aprirà alle ore 7 con il raduno dei partecipanti e la partenza verso il Sacello, eretto sul luogo dell’agguato. Alle 8.30, a Forcella Cima Vallona, si terrà una cerimonia civile e religiosa, con deposizione di un omaggio floreale in memoria dei caduti. La commemorazione proseguirà alle 10.30 presso la Cappella Tamai con l’onore ai labari, vessilli e gagliardetti già schierati, seguito dall’alzabandiera, dalla deposizione delle corone e dalle allocuzioni ufficiali. A concludere la mattinata, la celebrazione della Santa Messa in suffragio delle vittime dell’attentato. Al termine, i partecipanti saranno accolti da un vin d’honneur offerto dal Comune e dal tradizionale rancio alpino a cura del gruppo Ana di Comelico Superiore.

La memoria dell’eccidio resta viva soprattutto attraverso i nomi e i volti di chi perse la vita in quella drammatica giornata del 1967. Il capitano dei Carabinieri Francesco Gentile, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, guidava un reparto speciale impegnato nella bonifica di un’area ad alto rischio. Morì nell’esplosione di un ordigno mentre operava consapevolmente in condizioni estremamente pericolose. Con lui persero la vita anche il sottotenente paracadutista Mario Di Lecce, il sergente paracadutista Olivo Dordi e l’alpino Armando Piva, tutti insigniti della medaglia d’argento al valor militare alla memoria. Dordi e Di Lecce, in particolare, si erano distinti per il coraggio e l’impegno nelle attività di bonifica, mentre Piva rappresentava lo spirito di dedizione e sacrificio degli alpini, pronto a offrire se stesso nel dovere quotidiano.

Un cippo commemorativo, offerto dagli alpini del gruppo di Dosoledo e inaugurato nel 1968 dal Comune di San Nicolò di Comelico, ricorda ancora oggi il luogo dell’attentato. A distanza di cinquantotto anni, il ricordo di quei fatti continua a unire istituzioni e comunità locali nel segno della memoria e del rispetto.

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