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domenica 13 Luglio 2025,

A Igne l’infiorata del Corpus Domini colora la domenica ►FOTOGALLERY

Tutto il borgo è divenuto uno sfondo d’arte a cielo aperto

Ad Igne di Longarone la magia delle creazioni floreali rivive nell’edizione numero 2025 dell’infiorata del Corpus Domini. Tutto il borgo è divenuto uno sfondo d’arte a cielo aperto con decorazioni tra carta e materiali essenziali come pietra, legno, attrezzi e fieno, frutto del grande impegno del Gruppo volontari Igne. L’Infiorata ha una lunga storia: creata nel 1997 su iniziativa di Augusta De Bona, ispirandosi ad un’usanza dal Cadore è sempre cresciuta di anno in anno, con solo uno stop nei due anni del Covid, diventando sempre più ricca.

Quest’anno al centro c’erano la valorizzazione dei fiori, senza un preciso tema guida, ma non sono mancati richiami all’attualità e ricorrenze come il Giubileo 2025 “pellegrini di speranza” con i simboli croce e ancore, alle Olimpiadi di Cortina con anche la ricostruzione del trampolino, sci d’epoca e di alcuni sport invernali e il richiamo alla pace. Le usanze tradizionali non sono ovviamente mancate con gli scarpet, i teleferisti, la fienagione, il taglio boschivo e c’era anche una batteria rock fatta di legno che richiama il festival locale “Aria aperta” la cui prossima edizione è il 28 giugno.

«Bilancio molto positivo anche quest’anno – spiega il presidente del gruppo volontari Igne Renè Riccobon – che ripaga mesi di lavoro. Ormai le nostre volontarie operano come una “catena di montaggio”: usano carta crespa di varie grammature in base alla necessità di lavorazione, facciamo anche arrivare in stock uno speciale tipo di carta dalla Finlandia chiamata Picta, molto costosa (circa 6 euro al metro), ma ideale per il nostro obiettivo per le sue peculiarità.

Oltre all’impegno dell’allestimento, con gli ultimi ritocchi all’alba poco prima dell’inizio della giornata, c’è tantissimo lavoro di creazione con molta attenzione ai dettagli e alla migliore resa possibile: si selezionano i vari fiori e si immagazzinano in scatoloni per tipologia, scartando quelli da rifare o sistemare. Per Igne questo evento fa parte dell’identità paesana legata alle radici della frazione da non dimenticare ma anche con attenzione ai messaggi di riflessione sull’attualità con l’obiettivo di unire tutta la comunità».

Momento culmine è stata la partecipata messa celebrata da don Diego Bardin con processione per le vie del paese. Oltre all’amministrazione comunale di Longarone con in testa il sindaco Roberto Padrin erano presenti come ospiti anche il prefetto Antonello Roccoberton e il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin. Il bel tempo ha favorito poi il grande afflusso di visitatori che non hanno voluto mancare ad un appuntamento che negli anni si è fatto conoscere e apprezzare oltre i confini bellunesi, attirando turisti anche da fuori provincia.

di Enrico De Col

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