Domenica 29 giugno Villa Rudio Sammartini, a Orzes di Belluno, aprirà eccezionalmente le sue porte al pubblico in occasione dell’ultima tappa del festival “Fai un giro in villa”. L’iniziativa, promossa dalla presidenza Fai Veneto in collaborazione con i gruppi Fai Giovani del territorio, celebra quest’anno la sua nona edizione e si inserisce nel calendario degli eventi legati al cinquantenario della fondazione del Fai.
Nel corso dei mesi di maggio e giugno, il festival ha proposto visite e attività in diverse dimore storiche venete. L’appuntamento bellunese conclude questo percorso con l’apertura di una villa raramente accessibile e di notevole interesse storico e architettonico.
«I Gruppi Fai Giovani del Veneto organizzano il Fai un giro in villa, nella nostra regione ricca di ville e per questo famosa» – ha spiegato Giovanna Vigili de Kreutzenberg, presidente Fai Veneto – «Sarà un’opportunità per conoscere una realtà straordinaria che sarà raccontata nelle sue diverse sfaccettature, che hanno lasciato il segno nella storia sociale ed economica del Veneto».
Anche Isabella Bergamin, coordinatrice regionale Fai Giovani, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa nel coinvolgimento delle nuove generazioni: «Quest’anno abbiamo voluto creare attività che stimolino la curiosità e la partecipazione attiva, avvicinandoli al patrimonio culturale in modo coinvolgente». Come nelle passate edizioni, il ricavato dell’evento sarà destinato al recupero della malga e dei pascoli di Monte Fontana Secca, bene Fai situato nel comune di Quero, in provincia di Belluno.
Alla promozione dell’evento partecipa anche l’Adsi, Associazione Dimore Storiche Italiane.
Una villa tra storia, architettura e arte
Villa Rudio Sammartini si trova in posizione sopraelevata a Orzes, frazione di Belluno, affacciata sul fiume Cordevole. La sua costruzione risale probabilmente al XVII secolo, su committenza della famiglia Rudio. In seguito passò ai Doglioni, documentati come proprietari nel 1799 e nel 1852. A partire dalla fine dell’Ottocento la villa è della famiglia Sammartini, che la utilizza oggi anche per eventi e attività aperte al pubblico, dopo un intervento di restauro realizzato sotto la supervisione della Soprintendenza.
Durante i due conflitti mondiali, l’edificio fu occupato dalle truppe e trasformato temporaneamente per usi militari, subendo danni e modifiche. L’impianto architettonico si presenta oggi con un corpo centrale sviluppato in lunghezza su tre piani, affiancato da due ali rustiche e un fronte principale rivolto a sud, che si apre su un ampio giardino.
A metà Ottocento la villa fu trasformata con l’aggiunta di un portico caratterizzato da undici pilastri ottagonali e un loggiato sovrastante, entrambi in stile tuscanico. Questo elemento, insieme alla terrazza con parapetto in ferro battuto, richiama l’architettura delle stoai greche e rappresenta un raro esempio di gusto neoclassico-romantico nel contesto bellunese, dove prevalgono stili più legati alla tradizione locale.
All’interno si conservano affreschi della pittrice e scultrice Marta Sammartini, già esposti anche alla Biennale di Venezia. Le sue opere si trovano oggi in collezioni pubbliche e private, e sono presenti anche nei Musei Civici di Belluno, a Palazzo Fulcis.
La visita e l’evento serale
Le visite guidate si svolgeranno a partire dalle 10:00 fino alle 12:30 e dalle 14:30 alle 17:00 (ultima partenza alle 16:50), con turni ogni 20 minuti per gruppi di 15 persone. Non è richiesta prenotazione. Il contributo richiesto parte da 5 euro.
Al termine delle visite, alle 18:00, la villa ospiterà un reading letterario dal titolo “Frequenze poetiche”, a cura di Federica De Col e Andrea Dassie. L’incontro proporrà una selezione di testi sul tema della bellezza, letti in un’atmosfera suggestiva all’interno della villa. La durata prevista è di circa 40 minuti.
Per ulteriori informazioni: belluno@faigiovani.fondoambiente.it.
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