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domenica 21 Settembre 2025, San Matteo

Escursionista bloccato in parete recuperato dal Soccorso alpino

Partito per un’escursione lungo il sentiero 755, verso il Mulaz, ha abbandonato il percorso segnato; si è ritrovato incrodato in una posizione esposta e instabile.

Si è concluso con un intervento in elicottero il recupero di un escursionista romano di 39 anni rimasto bloccato in parete nelle Dolomiti, nei pressi di Cima Zopel, sopra Gares, in comune di Canale d’Agordo.

L’uomo era partito per un’escursione in giornata lungo il sentiero numero 755, che porta verso il Mulaz. Durante il tragitto ha però abbandonato il percorso segnato, dirigendosi verso il canalone che separa Cima Zopel da Cima Campido. Dopo aver iniziato a risalire la parete rocciosa, si è ritrovato incrodato all’interno di un diedro, in una posizione estremamente esposta e instabile, con circa venti metri di salto verticale sotto di sé e altrettanti dalla vetta.

Alle 8.50 del mattino, l’uomo è riuscito a contattare il 118: «Non riesco più a muovermi», ha comunicato chiedendo soccorso. Immediatamente si è attivata una squadra del Soccorso alpino della Val Biois, pronta a intervenire dalla piazzola di Falcade, mentre l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha cominciato le operazioni di ricerca, sorvolando i sentieri alla base della parete.

Dopo averlo individuato nel mezzo della parete rocciosa, è stato allestito un campo base a Gares. L’elicottero è quindi tornato sul posto per effettuare il recupero. Un tecnico del Soccorso alpino è stato calato con un verricello di 30 metri, ha messo in sicurezza l’escursionista e lo ha issato a bordo. L’uomo, in buone condizioni fisiche, è stato infine trasportato a valle.

L’intervento si è concluso senza conseguenze per l’escursionista, grazie alla tempestività e alla precisione dell’operazione.

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