Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ha stanziato 32.000 euro per sostenere gli interventi di manutenzione straordinaria sui sentieri, rifugi e bivacchi gestiti dal Club Alpino Italiano (CAI) all’interno dell’area protetta. Il finanziamento riguarda tre sezioni del CAI: Belluno, Feltre e Oderzo.
Tra gli obiettivi del Parco c’è la valorizzazione della rete escursionistica e delle strutture che servono i frequentatori delle montagne tutelate. La manutenzione dei sentieri, dei rifugi e dei bivacchi è affidata alle sezioni CAI, con l’eccezione del rifugio Bianchet, di proprietà demaniale e gestito direttamente dal Parco.
Nel corso degli anni, il Parco ha collaborato con il CAI, consapevole delle difficoltà del Club nell’affrontare interventi straordinari a causa delle limitate risorse. Già dal 1997 esiste un accordo quadro di collaborazione tra le due realtà, che ha permesso di sostenere diversi lavori di riqualificazione e manutenzione.
Lo scorso mese è stato firmato un nuovo accordo tra il Parco e le sei sezioni del CAI operanti nel territorio protetto — quelle di Belluno, Feltre, Oderzo, Longarone, Val di Zoldo e Agordo — che prevede il cofinanziamento da parte del Parco fino all’80% delle spese per interventi straordinari sulla rete sentieristica, bivacchi e infrastrutture di servizio ai rifugi.
Il primo risultato concreto di questo accordo è l’erogazione dei 32.000 euro: 6.000 euro sono destinati al miglioramento dell’impianto fotovoltaico del rifugio 7° Alpini, gestito dalla sezione di Belluno; 6.000 euro per la manutenzione straordinaria del tetto del rifugio Dal Piaz, affidato alla sezione di Feltre; mentre 20.000 euro andranno alla sezione di Oderzo per lavori sul tetto del rifugio Pramperet.
Il Commissario del Parco, Ennio Vigne, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione definendola «strategica», poiché il lavoro dei soci del CAI garantisce una rete sentieristica efficiente e strutture in quota per l’ospitalità, sempre più rilevanti vista la crescita dei turisti europei e non solo. Vigne ha inoltre evidenziato come questa sinergia rientri nelle iniziative legate alla Carta Europea per il Turismo Sostenibile, che ha promosso il dialogo tra il Parco e le realtà locali di associazionismo, imprenditoria e amministrazioni pubbliche. L’obiettivo è rafforzare ulteriormente queste collaborazioni per far sì che il Parco sia sempre più considerato un bene comune da tutelare insieme, da residenti e visitatori.
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/
