Belluno °C

venerdì 5 Dicembre 2025,

Giovani&Futuro: «Bollette dell’acqua troppo alte, per ora solo impegni vaghi»

La denuncia: «I cittadini bellunesi continuano a pagare l’acqua che sgorga dalle nostre montagne il doppio rispetto a Milano».

Resta alta l’attenzione sulle tariffe idriche in provincia di Belluno, tra le più elevate a livello nazionale. L’associazione Giovani&Futuro torna a sollecitare un intervento strutturale sul costo delle bollette, giudicando insufficienti le recenti decisioni dell’assemblea dei soci di Sib, la società che gestisce il servizio idrico in provincia.

«Siamo soddisfatti di aver acceso i riflettori sulle cifre importanti di cui dispone Sib – afferma Luca Frescura, presidente dell’associazione – che vanta una riserva straordinaria di quasi 60 milioni di euro, destinata a crescere ulteriormente dopo la fusione con Bim Infrastrutture». Lo scorso maggio l’associazione aveva presentato al consiglio di amministrazione di Sib una proposta per ridurre le bollette tra il 2026 e il 2033, prevedendo un intervento complessivo da 36 milioni di euro.

Nonostante l’apertura al confronto, secondo Frescura la risposta concreta non è arrivata. «Siamo contenti di aver riportato al centro del dibattito il tema della riduzione delle bollette: dopo anni in cui si parlava solo di aumenti, finalmente si torna a discutere di misure a favore di famiglie e imprese. Ma la verità è che i sindaci, nell’assemblea dell’8 luglio, hanno votato per destinare l’utile alla riserva straordinaria, inserendo solo un impegno a ridurre le bollette nella delibera. Impegni che, da noi, si direbbero “scritti sulla neve”: al primo sole si sciolgono».

L’associazione evidenzia inoltre il confronto con altri territori: «I cittadini bellunesi continuano a pagare l’acqua che sgorga dalle nostre montagne il doppio rispetto a Milano».

Durante l’assemblea, solo due sindaci – Thomas Menia Corbanese (Danta) e Alessio Zanella (Lozzo di Cadore) – si sono astenuti, scegliendo di non approvare il bilancio e la destinazione degli utili. «Con Thomas abbiamo voluto dare un segnale chiaro – prosegue Frescura –. In democrazia contano i numeri e la maggioranza ha approvato la destinazione degli utili a riserva straordinaria: se davvero queste somme serviranno a tagliare le bollette, si vedrà».

Secondo l’associazione, però, la linea della società è già stata tracciata: «Mi dispiace dare cattive notizie a quei sindaci che in assemblea hanno comunque chiesto a gran voce una riduzione delle tariffe, ma Sib ha già bocciato la nostra proposta. O i sindaci riprendono in mano il controllo della società, oppure famiglie e imprese bellunesi continueranno a pagare più del necessario».

Frescura non manca di esprimere critiche anche più dirette: «Non mi riferisco certo ai sindaci o delegati che hanno dichiarato apertamente che ridurre le bollette non è una priorità. Noi di Giovani&Futuro la pensiamo all’opposto e vogliamo porre una domanda semplice: se un sindaco ritiene normale far pagare bollette salate ai propri cittadini, qual è allora il suo ruolo? Per noi un primo cittadino dovrebbe impegnarsi a migliorare concretamente la vita delle persone».

Guardando al futuro, l’associazione preannuncia un impegno anche sul piano locale. «Stiamo già lavorando a costruire un’alternativa nei Comuni dove le amministrazioni sembrano più interessate a spremere i contribuenti che a tutelarli».

Frescura conclude con un riconoscimento: «Ci tengo a ringraziare il sindaco di Sedico, Christian Roldo, per averci provato e per l’impegno: da parte nostra c’è un’assoluta disponibilità a lavorare con chi davvero ama il territorio».

Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/

1 commento

  • Il concetto di comunità civica è caduto in disuso e la partecipazione alle votazioni è crollata anche perché, una volta sedutisi sulla poltrona, gli amministratori della cosa pubblica, obbedendo all’ideologia di partito, non hanno idee per risolvere i problemi concreti dei cittadini, non si ritengono servitori di coloro che li hanno eletti e vedono solo l’onore del potere delegato. Per tutti questi motivi sono favorevole a istituire ovunque il divieto al terzo mandato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *