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lunedì 15 Dicembre 2025,

Estate a San Pietro, tornano le visite guidate alla scoperta di arte e storia

Dal 27 luglio al 7 settembre, dalle 15.30 alle 18, sarà possibile partecipare a visite guidate alla chiesa e ai chiostri del Seminario. Iniziativa a cura dell’Associazione Campedel e del Seminario Gregoriano.

Dal 27 luglio al 7 settembre, ogni domenica pomeriggio, la chiesa di San Pietro a Belluno e i suoi chiostri aprono le porte ai visitatori. Dalle 15.30 alle 18.00 sarà possibile partecipare a visite guidate gratuite, curate dall’Associazione Campedel e dal Seminario Gregoriano, che condurranno alla scoperta di opere d’arte, architettura e memoria religiosa nel cuore del centro storico.

L’iniziativa, ormai consolidata nel panorama estivo bellunese, non richiede prenotazione. I visitatori potranno contribuire con un’offerta libera, destinata quest’anno al restauro della Via Crucis ottocentesca custodita all’interno della chiesa. Negli anni scorsi, grazie alla generosità dei partecipanti, sono già state restaurate quattro stazioni; altre tre saranno oggetto d’intervento nei prossimi mesi.

Tre delle sette domeniche saranno arricchite da eventi speciali. Il 3 agosto alle 17.00 si terrà un concerto del Trio vocale «Meditazioni sonore». Il 24 agosto, a partire dalle 15.30, sarà possibile visitare la Biblioteca Gregoriana accompagnati dal dottor Jacopo De Pasquale. Infine, il 7 settembre alle 17.00, la rassegna si concluderà con un concerto per flauto e organo del Duo Amicalement.

La chiesa di San Pietro rappresenta da secoli un punto di riferimento per la città. Non solo luogo di culto, ma anche custode di un importante patrimonio artistico. La sua storia affonda le radici nel 1326, anno in cui venne consacrata la prima cappella all’interno dell’antico convento dei francescani, poi soppresso nel 1806 durante l’occupazione napoleonica. L’attuale edificio, in stile barocco, risale al 1750 e venne costruito in sostituzione della precedente chiesa gotica.

Tra le opere custodite al suo interno si segnalano lavori di artisti del calibro di Sebastiano Ricci, Andrea Brustolon — che qui riposa — e Andrea Meldolla, detto “Lo Schiavone”.

L’iniziativa, che unisce valorizzazione del patrimonio e momenti culturali, si conferma come un’opportunità per riscoprire un luogo significativo della storia e dell’arte bellunesi.

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