Chi vive in provincia di Belluno cammina, spesso senza saperlo, sulle tracce dei propri antenati. Da sempre questa terra è un crocevia di uomini, popoli e civiltà che hanno saputo convivere con un ambiente maestoso e, talvolta, ostile. Oggi la ricchezza archeologica della provincia di Belluno è un patrimonio che racconta chi eravamo e, in parte, chi siamo ancora: custodi di un equilibrio tra natura e presenza umana.
Ecco allora un viaggio tra i siti archeologici più significativi della provincia. E la cronaca della cerimonia di riapertura dell’area archeologica statale di Feltre, quella che occupa uno spazio di circa mille metri quadrati sotto al sagrato del duomo. Il sito ipogeo è stato oggetto di lavori per quasi tre anni. Poi la storia di una giovane archeologa bellunese, impegnata ora negli scavi condotti al Parco archeologico di Locri Epizefiri, in Calabria.
Sul numero 30 dell’Amico del Popolo “di carta”, che porta la data del 24 luglio 2025 ed è in distribuzione questa settimana (su abbonamento, in edizione digitale e in edicola), puoi leggere l’approfondimento dedicato ai siti archeologici del nostro territorio.
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