Unifarco ha recentemente depositato la domanda di brevetto per una nuova tecnologia denominata 3-Syn-Boost, sviluppata per ottimizzare l’uso di eccipienti funzionali all’interno degli integratori alimentari. Il progetto, frutto del lavoro del reparto Ricerca e Sviluppo dell’azienda, si è classificato al primo posto nel bando regionale del Fondo di Sviluppo e Coesione, dedicato alla ricerca nel settore salute e benessere delle imprese venete.
Gli eccipienti, tradizionalmente impiegati negli integratori per funzioni accessorie come la protezione degli ingredienti attivi o il miglioramento della consistenza e della conservazione, sono ora al centro di una riflessione più ampia, anche da parte dei consumatori. Cresce infatti l’interesse verso formulazioni più essenziali e trasparenti, con un numero ridotto di componenti non attivi.
È in questo contesto che Unifarco ha avviato, nel 2023, un progetto orientato a sostituire gli eccipienti classici con ingredienti che, oltre alla funzione tecnologica, apportino benefici alla salute. Il percorso ha previsto lo studio di miscele alternative e il loro impiego in formulazioni innovative, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’utilizzo di sostanze inerti.
La ricerca si è sviluppata attraverso una fase di analisi reologica, in collaborazione con Unired e il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Padova, finalizzata a valutare il comportamento dei materiali in fase di lavorazione. È stato così definito un approccio predittivo, utile sia per lo sviluppo di nuovi prodotti, sia per la revisione di formulazioni esistenti.
Dopo un’ampia fase di test su diverse sostanze, sono stati individuati tre ingredienti chiave che costituiscono la base della tecnologia 3-Syn-Boost: polisaccaridi di origine vegetale, con proprietà prebiotiche; prebiotici con funzione di supporto alla flora intestinale, utilizzati anche come leganti e diluenti; lipidi vegetali, impiegati per migliorare la scorrevolezza delle polveri e le caratteristiche fisiche delle compresse.
«La decisione di lavorare sugli eccipienti inerti è nata per diverse ragioni, la principale è stata quella di cercare di rendere gli integratori quanto più possibile funzionali» spiega Elena Casanova, responsabile R&D Food Supplements di Unifarco. «La nostra sfida è stata quella di mantenere le caratteristiche tecnologiche necessarie, riducendo però al minimo la componente inerte e aumentando l’apporto di ingredienti funzionali».
Fondata nel 1982 e con sede a Santa Giustina, in provincia di Belluno, Unifarco opera nel settore della salute e del benessere attraverso una rete che coinvolge oltre 6.500 farmacie in Europa. Il gruppo, che conta oltre 800 collaboratori, sviluppa e distribuisce prodotti cosmetici, nutraceutici, dermatologici, dispositivi medici, make-up e alimenti funzionali, con una presenza consolidata in Italia, Germania, Spagna e Francia.
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2 commenti
Rosanna
Uso moltissimi prodotti unifarco! Dalle creme agli integratori
Franca Val
Su può avete un catalogo dei prodotti