Via libera, da subito: gli animali d’affezione potranno entrare negli ospedali dell’Ulss 1 Dolomiti per salutare i propri cari che si trovano in condizione di degenza.
L’idea è dell’associazione Apaca di Belluno ed è stata sviluppata dalla direzione sanitaria e dal servizio veterinario dell’Ulss 1 Dolomiti. Ne è nata un nuova istruzione operativa che regolamenta l’accesso degli animali d’affezione negli ospedali, negli hospice, negli ospedali di comunità e in altre strutture di cura del territorio.
Oggi, venerdì 1 agosto, il protocollo è stato presentato dal commissario dell’Ulss: Giuseppe Dal Ben ha evidenziato la valenza dell’iniziativa nella direzione dell’umanizzazione delle cure. Con lui la direttrice sanitaria Maria Caterina De Marco, il direttore del servizio veterinario Enrico Francione e la veterinaria Maria De Salvador che ha spiegato i dettagli del protocollo accompagnato dal suo cane Roan. C’erano anche la presidente di Apaca Paola Lotto con Tatiana Zanella della stessa associazione.
«Numerosi studi scientifici e osservazioni cliniche hanno evidenziato i significativi effetti positivi del contatto con gli animali sul benessere psicofisico delle persone», spiega l’Ulss. «L’iniziativa riflette la crescente importanza degli animali da compagnia nella vita delle persone: in Italia, il numero di animali da compagnia è in continuo aumento, con una crescita di circa 5 milioni di esemplari rispetto al periodo pre-pandemia, raggiungendo una popolazione totale stimata di 65 milioni. Nella provincia di Belluno, sono registrati circa 35.000 cani nell’Anagrafe degli Animali d’Affezione».
Il nuovo protocollo consentirà l’accesso a cani e gatti di pazienti ricoverati ma vanno osservate alcune indicazioni. La visita sarà autorizzata compatibilmente con le esigenze organizzative del reparto e previa autorizzazione della Direzione Medica o del Distretto. Per richiedere l’accesso, il paziente o un suo familiare può presentare richiesta alla direzione della struttura, utilizzando un apposito modulo che va domandato al coordinatore del reparto. Una volta che la documentazione sarà verificata e l’ingresso autorizzato, il coordinatore concorderà con il familiare il giorno e l’orario della visita.
Per garantire la sicurezza e l’igiene, sono stati stabiliti precisi requisiti per l’ammissione degli animali: certificato di iscrizione all’anagrafe degli animali d’affezione (obbligatorio per i cani); polizza assicurativa; libretto veterinario che attesti la vaccinazione contro la Leptospirosi e un trattamento antiparassitario in corso; certificato di buona salute dell’animale; non saranno ammessi animali in fase estrale, cuccioli di età inferiore ai sei mesi e cani classificati a rischio di aggressività.
L’accesso degli animali avverrà all’interno di spazi dedicati e autorizzati. I cani dovranno essere condotti al guinzaglio e indossare la museruola. I gatti dovranno essere alloggiati nell’apposito trasportino.
L’Ulss Dolomiti è fiduciosa che questa nuova iniziativa contribuirà significativamente al benessere dei pazienti, offrendo loro un supporto emotivo fondamentale durante il periodo di ricovero.
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4 commenti
Daria Dematteis
Che bella cosa!
Ida Lencioni
È sempre belle leggere buone notizie
Spero che questa iniziativa venga adottata da tutte le regioni Italiane
Amelia Puggioni
Io vorrei che questo ” miracolo ” si estendesse in tutti gli ospedali del mondo. Date vita vi prego…date vita alla gioia e unite i cuori di chi soffre al proprio pelosetto!
Monica
Sono una referente in IAA ( Interventi Assistiti con gli Animali) e da anni svolgo le attività nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle case di riposo. L’importanza degli Animali, che da sempre ci accompagnano nei percorsi della vita, sono ancora troppo poco considerati ma, si sono fatti passi enormi. Complimenti per l’iniziativa.