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lunedì 15 Dicembre 2025,

A Longarone Fiere Dolomiti fino al 31 agosto la mostra immersiva sulle Olimpiadi di Cortina

La prima tappa di un percorso itinerante che, nei prossimi mesi, toccherà le principali città del Veneto

Sarà aperta al pubblico fino al 31 agosto, negli spazi di Longarone Fiere Dolomiti, la mostra immersiva “Sport e montagna tra tradizione e innovazione – Cortina d’Ampezzo. Le due Olimpiadi”, un’esposizione gratuita visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 18. La mostra rappresenta la prima tappa di un percorso itinerante che, nei prossimi mesi, toccherà le principali città del Veneto, per avvicinare il grande pubblico allo spirito dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026.

Promossa dalla Regione del Veneto, in collaborazione con il sistema camerale regionale e sviluppata da Fondazione Cortina con il sostegno di Venicepromex, la mostra è curata dall’architetto Ugo Soragni. Si articola in sei ambienti tematici che coniugano installazioni multimediali immersive e materiali storici di grande valore.

Tra gli oggetti più significativi esposti spiccano due fiaccole olimpiche: quella originale del 1956, concessa dal Comune di Valle di Cadore, e una riproduzione della fiaccola ufficiale dei Giochi del 2026. Non manca inoltre un bob d’epoca degli anni Cinquanta, proveniente dalla collezione privata di Luigino Grasselli, ex presidente del Bob Club Cortina, insieme a poster originali, fotografie d’archivio, plastici e progetti relativi alle infrastrutture sportive e stradali in fase di realizzazione. La mostra ospita anche alcuni indumenti da gara appartenuti a campioni come Roberto Zandonella, bobbista oro a Grenoble 1968 insieme al mito Eugenio Monti.

Il percorso espositivo è arricchito da una selezione di video storici, tra cui cinegiornali e filmati dell’Istituto Luce, che restituiscono l’atmosfera della Cortina degli anni Cinquanta, tra sport, mondanità e turismo d’élite, offrendo uno sguardo suggestivo sulla prima Olimpiade italiana.

«Questa mostra è un ponte tra passato e futuro, tra la grande eredità di Cortina 1956 e la visione innovativa di Milano Cortina 2026», ha dichiarato Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina. «È un’occasione per riscoprire il valore simbolico e culturale dei Giochi attraverso immagini, suoni e oggetti che emozionano e raccontano storie. L’obiettivo è diffondere l’entusiasmo olimpico e paralimpico in tutto il Veneto, coinvolgendo i cittadini in un percorso condiviso verso un evento che entrerà nella storia».

Il curatore Ugo Soragni ha sottolineato come la mostra metta in dialogo i temi dell’Olimpiade del 1956 con le sfide contemporanee in vista del 2026, in particolare la sostenibilità ambientale e il miglioramento delle infrastrutture. «L’esposizione non è un punto d’arrivo, ma un’anteprima di un futuro museo olimpico a Cortina – ha spiegato – un centro di ricerca e divulgazione che custodisca e valorizzi un patrimonio prezioso, evitando che venga disperso».

Infine, un tocco personale arriva da Roberto Zandonella, campione bellunese e oro olimpico nel bob a quattro a Grenoble 1968, che ha donato alcuni suoi indumenti da gara alla mostra: «Quando ho saputo di questa iniziativa, non ho avuto dubbi nel contribuire con pezzi a me molto cari. Mostre come questa sono importanti perché fanno conoscere il passato e i suoi protagonisti. Spero che chi visiterà possa provare almeno una parte dell’emozione che abbiamo vissuto noi, emozione che sentiremo anche con i Giochi tra pochi mesi a Milano e Cortina».

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