Mattinata intensa quella di ieri, lunedì 11 agosto, per l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, impegnato in più operazioni di soccorso in montagna.
Verso la mezzanotte è stata ritrovata la coppia di Cantù (Como) – lei di 57 anni, lui di 68 anni – che nella serata precedente erano partiti per una camminata da una Baita sopra Lorenzago, non erano più in grado di ritrovare la traccia del sentiero. Le squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore, attivate attorno alle 19 a seguito della segnalazione dei Carabinieri forestali, sono rimaste in contatto telefonico con i due, che hanno cercato di spiegare il tragitto seguito: dato il sottofondo di acqua corrente, si è dedotto che si trovassero nella Forra del Romotoi, che parte come sentiero semplice per poi proseguire con un tratto attrezzato. Una squadra è quindi partita dall’alto, una e entrata dall’uscita in basso, finché i soccorritori non hanno incrociato la coppia, che è stata riportata a monte sul sentiero e riaccompagnata alla Baita. Presenti anche i Carabinieri forestali con un drone dotato di termocamera.
Intorno alle 11.30, i tecnici sono intervenuti lungo la via Libidine Grigia sul Sasso di Toanella, nel gruppo del Bosconero, per assistere un’alpinista di 35 anni, residente a Milano, caduta in parete e con un sospetto trauma alla caviglia. L’allarme era stato lanciato dal compagno di cordata. La donna è stata recuperata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 55 metri e trasportata in ospedale. Anche il compagno è stato prelevato dall’eliambulanza.
Poco dopo, alle 12.40, la Centrale del 118 ha ricevuto una chiamata per un’escursionista infortunata sul sentiero tra il Rifugio Venezia e il Passo Staulanza. Si trattava di una 55enne di Dicomano (Firenze), parte di un gruppo di quattro persone, caduta e con traumi al volto e a una spalla. Il tecnico di elisoccorso e il medico di Falco 2, sbarcati con un verricello di 10 metri, l’hanno stabilizzata e caricata a bordo, per poi trasferirla all’ospedale di Belluno.
La stessa eliambulanza si è poi spostata sulla Tofana di Rozes, dove un’altra escursionista, in discesa lungo la via normale con il fratello e una guida alpina, si era procurata una distorsione al piede. Anche in questo caso, il recupero è avvenuto con un verricello di 10 metri e il trasporto all’ospedale Codivilla.
Infine, su richiesta del gestore del Rifugio Vandelli, Falco 2 è atterrato sulla piazzola della struttura per soccorrere una turista spagnola di 25 anni, con un infortunio al ginocchio che le impediva di proseguire il rientro a valle.
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