Belluno °C

lunedì 15 Dicembre 2025,

Il bosco avanza sul Nevegal: Belluno Alpina chiede un consorzio per la gestione del territorio

Gimmy Dal Farra: «I volontari non bastano, serve un consorzio di gestione per sviluppare economia e residenzialità».

Nelle ultime settimane i volontari di Belluno Alpina hanno lavorato nel comprensorio Quantin-Ronce-Nevegal-Valmorel per ripulire sentieri e tracciati, concentrandosi in particolare sulla parte alta della Val Tibolla, alle pendici del Visentin. Qui, spiega il presidente Gimmy Dal Farra, «abbiamo iniziato da quota 1100 metri, ripulendo il sentiero tra Valdart e Casera Valpiana, che ora è stato anche migliorato e segnalato».

Interventi analoghi hanno interessato la strada Cattani, la variante For a Malga Zoppei, i percorsi Troi alt dei For e quello che da Casera Valpiana scende a Tassei passando per Brustolon e Santa Libera, oltre ai tracciati da Ronce verso Medil e Crede.

Secondo l’associazione, i cambiamenti climatici e l’abbandono dei pascoli favoriscono l’avanzata del bosco, fenomeno reso più evidente dalla mancanza di una gestione coordinata. «Il bosco va curato e pulito sia per i turisti sia per i residenti – sottolinea Dal Farra –. Ma la forza dei volontari non è sufficiente per garantire tutto ciò di cui il comprensorio ha bisogno».

Belluno Alpina rilancia quindi la proposta di un consorzio forestale che coordini la cura del bosco e delle strade di accesso, recuperando e mantenendo malghe e pascoli e sostenendo la filiera del legno. Un modello che, ricorda Dal Farra, è già operativo in Valvestino, nel bresciano, «dove i consorzi forestali, sostenuti dalla Regione Lombardia, gestiscono e valorizzano il territorio anche dal punto di vista turistico».

L’associazione chiede alle istituzioni locali di valutare concretamente questa soluzione, anche attraverso bandi dedicati e l’affidamento in gestione di lotti comunali. «Il bosco e i terreni sono una risorsa, ma vanno gestiti da figure esperte e non solo dal buon cuore dei volontari – conclude Dal Farra –. Le istituzioni devono decidere se le Prealpi meritano attenzione e agire di conseguenza, evitando un lento abbandono».

Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *