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venerdì 5 Dicembre 2025,

Giovani&Futuro contro la dermatoscopia a pagamento

«La decisione di escludere la mappatura dei nei dalle prestazioni prescrivibili è un grave passo indietro nella tutela della salute pubblica».

L’associazione Giovani&Futuro critica duramente la decisione di escludere la mappatura dei nei dalle prestazioni sanitarie prescrivibili, rendendola accessibile solo a pagamento. «La decisione di escludere la mappatura dei nei dalle prestazioni prescrivibili, rendendola disponibile solo a pagamento privato, è un grave passo indietro nella tutela della salute pubblica e nella prevenzione oncologica», dichiara il presidente nazionale Luca Frescura.

Secondo l’associazione, l’esclusione dai Livelli Essenziali di Assistenza costringe i cittadini a rivolgersi ai dermatologi privati, con costi stimati tra i 120 e i 150 euro a visita. «È inaccettabile – prosegue Frescura – che il controllo e la mappatura dei nei non rientrino più nei LEA. Non tutti possono permettersi queste cifre». Giovani&Futuro ricorda inoltre che la provincia di Belluno registra la più alta incidenza di melanomi in Veneto, motivo per cui chiede a Regione e istituzioni competenti di rivedere la scelta.

Frescura sottolinea anche il lavoro svolto dal vicepresidente dell’associazione, Thomas, sindaco di Danta, che lo scorso giugno ha espresso in Conferenza dei Sindaci la contrarietà del gruppo. «Sarà interessante capire come giustificheranno alcuni sindaci, spesso presenti in piazza davanti alle telecamere a difesa della sanità, il massimo dei voti dati al Commissario dell’Ulss 1. La nostra presa di posizione non è contro il dottor Dal Ben, un professionista stimato, ma contro una governance sanitaria che troppo spesso dimentica la provincia di Belluno».

Per Giovani&Futuro, la prevenzione non può essere trattata come un servizio opzionale: «Il melanoma e altre patologie della pelle non sono problemi secondari. La diagnosi precoce salva vite e riduce i costi sanitari nel lungo periodo. Privare i cittadini di un accesso equo significa creare una sanità a due velocità».

Il presidente conclude con un appello: «Non staremo in silenzio. La salute pubblica non può essere subordinata a logiche di risparmio di breve periodo: un Paese che taglia sulla prevenzione taglia sul futuro». Frescura ha infine ringraziato il personale sanitario che, anche durante le ferie estive, «tiene in piedi il sistema sanitario», definendolo «l’immagine più bella e la dimostrazione che una sanità migliore è possibile».

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