È stata inaugurata oggi, 28 agosto, al Museo Interattivo delle Migrazioni una mostra che, fino a fine anno, riporterà alla memoria la tragedia di Mattmark, l’incidente che sessant’anni fa segnò per sempre la comunità bellunese. È il 30 agosto 1965 quando un normale giorno di lavoro si trasforma in tragedia. Siamo in Svizzera, nel Canton Vallese, a circa 2.200 metri di quota, in una località chiamata Mattmark. Centinaia di operai, soprattutto stranieri, sono impegnati a costruire la diga in terra battuta più grande d’Europa. Un’opera monumentale, modellata da faticosi turni di lavoro, che vede tra i protagonisti anche decine di bellunesi giunti da tutta la provincia.
Nell’organizzazione del lavoro, oltre al cantiere base, una parte delle officine e degli alloggi dei lavoratori viene posizionata sotto la lingua del ghiacciaio Allalin, che proprio quel 30 agosto si mette in moto. Un blocco di circa due milioni di metri cubi di materiale si stacca e comincia una letale discesa che travolge tutto ciò che incontra sulla propria strada. «Niente rumore – ricorderà un testimone – solo un vento terribile e i miei compagni volavano come farfalle. Poi ci fu un gran boato, e la fine. Autocarri e bulldozer scaraventati lontano». Ottantotto persone rimangono schiacciate sotto quella valanga. Cinquantasei sono emigrati italiani, diciassette bellunesi.
I processi, celebrati soltanto nel 1972, assolvono tutti gli imputati con la motivazione che la tragedia non fosse prevedibile. Ai familiari delle vittime, oltre al lutto, tocca anche l’amarezza di dover sostenere metà delle spese processuali. Ed è alle vittime e ai loro familiari che la mostra vuole restituire voce e memoria, per non dimenticare il prezzo pagato da tanti emigranti, partiti dalle valli bellunesi alla ricerca di lavoro e speranza, e travolti invece da un destino crudele.
L’esposizione, finanziata dalla Regione Veneto, è visitabile fino al 31 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, con aperture straordinarie nei pomeriggi di sabato 30 agosto, 27 settembre, 25 ottobre, 29 novembre e 27 dicembre.
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