Domenica 7 settembre, alle 10.30, dal capannone del Muck Fest prenderà il via la passeggiata “In vino regolas – sulle tracce delle vigne antiche”, un percorso accessibile a tutti che accompagnerà i partecipanti tra i versanti del monte Aurin, un tempo caratterizzato da impianti vitivinicoli.
L’iniziativa è promossa dall’associazione Palio Città di Feltre, dalla JM Feltre e dal Consorzio Coste del Feltrino, con l’obiettivo di far conoscere la storia e il valore di questo paesaggio attraverso una camminata guidata. Lungo il percorso verranno fornite informazioni sulla coltivazione della vite in passato e oggi, con cenni alla storia di Mugnai e alle varietà attualmente coltivate dai produttori locali.
Il Monte Aurin è legato a un documento del Cinquecento noto come “regola dei vignaioli”, primo statuto vitivinicolo della zona. Il testo verrà esposto e illustrato dallo studioso Marco Hubert Campigotto, che ne ha approfondito le peculiarità. La giornata si concluderà con una degustazione di vini locali.
Le iscrizioni si raccoglieranno direttamente sul posto; la quota di partecipazione è fissata a 5 euro. In caso di pioggia, spiegazione e degustazione si terranno sotto il tendone del Muck Fest.
«Per l’associazione Palio Città di Feltre è un obiettivo e un punto d’orgoglio poter valorizzare il territorio e le produzioni locali, soprattutto se hanno un radicamento così profondo da arrivare fino al Rinascimento», ha dichiarato il presidente Eugenio Tamburrino, sottolineando l’importanza della collaborazione tra associazioni e volontari.
Sulla stessa linea il presidente della JM Feltre, Gabriele Fent: «Siamo lieti di sostenere questo progetto che ha il merito di promuovere il nostro territorio. Invitiamo tutti a vivere un’esperienza che unisce camminata, viticoltura e la spiegazione della regola cinquecentesca dell’Aurin, a cura di Marco Hubert Campigotto».
Anche Marco De Bacco, presidente del Consorzio Coste del Feltrino, ha evidenziato il valore storico dell’iniziativa: «È un piacere prendere parte a questa manifestazione, per diffondere la conoscenza della regola dei vignaioli del monte Aurin e delle varietà legate alla viticoltura di montagna che nel nostro territorio si sta da anni recuperando».
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