
Complessivamente saranno 20.346 gli studenti al via delle lezioni dell’anno scolastico 2025-26 in provincia di Belluno; 314 in meno rispetto ad un anno fa. A tanto consta il nuovo scivolamento numerico della scuola della nostra provincia. (…)
Edifici nuovi e più sicuri attendono i ragazzi, l’Europa ci ha permesso un salto di qualità.
Senza il Pnrr, finanziato dall’Unione europea per risollevarci dalla pandemia del Covid, non si sarebbe fatto nulla. Bravi, poi, i tecnici della Provincia (ai vertici Michele Artusato e Giada Pislor) che hanno saputo gestire i fondi e i cantieri. Un’operazione da 40 milioni di euro, da cogliere al volo e probabilmente irripetibile.
Nove gli interventi. Solo la demolizione e ricostruzione dell’Istituto superiore di Feltre, il «Negrelli», si è presa la metà della ‘‘torta’’ dei soldi. A Pieve di Cadore quasi 7 milioni per il nuovo edificio degli Ottici; 5 milioni per il «Segato» di Belluno. Si entrerà già con la prossima campanella al liceo Tiziano di Belluno, 4 milioni; quasi un milione per la ‘‘palestra 2’’ del «Colotti» di Feltre e per i miglioramenti delle aree sportive esterne, fine lavori entro il 2025; a Vellai mezzo milione per la nuova mensa, già pronta; oltre un milione per l’adeguamento sismico del «Dal Piaz», Feltre, e per la riqualificazione delle aree sportive esterne (palestra già agibile).

La Provincia ha la competenza sugli edifici delle scuole superiori e Marzio Sovilla è il consigliere delegato all’edilizia scolastica. «Al Negrelli, dei quattro blocchi nuovi che si integreranno con la struttura preesistente due sono in legno, ovvero la parte d’ingresso e la palestra; saranno in calcestruzzo invece la centrale termica e le officine. Il legno restituirà maggiore comfort e le ampie vetrate garantiranno il più possibile un’illuminazione naturale, anche con riduzione della spesa energetica. Una parte del consumo sarà sostenuta da impianto fotovoltaico e pompe di calore. La nuova palestra è molto ampia, permetterebbe di realizzare al proprio interno addirittura due campi da basket, si valuteranno le esigenze con le società sportive, che potranno disporne. Riteniamo di rendere fruibile il Negrelli per l’anno scolastico 2026-2027».

Anche l’Iti «Segato» di Belluno dovrebbe essere consegnato a prof e studenti per il 2026-2027. C’era la possibilità di estendere il progetto abbattendo l’ala dei laboratori degli elettrotecnici, ma i docenti si sono opposti: troppo pesante radere al suolo l’intero edificio, no grazie, a costo di rinunciare agli otto milioni del Pnrr che erano disponibili.
È andata a finire che Pieve di Cadore ha ricevuto (quasi tutti) i soldi ‘‘rifiutati’’ dall’Itis Segato perché veniva appena dopo in graduatoria. «Lì si realizza un edificio totalmente nuovo, a fianco del liceo scientifico. (…)
Non tutte notizie buone: mangiare in mensa è sempre più salato, Belluno è la 4a città più costosa in Italia.
Le famiglie bellunesi pagano in media più di 1.100 euro all’anno per la mensa scolastica per un figlio che frequenta la scuola d’infanzia o una scuola primaria. Sono 1.102 euro per l’esattezza, 335 euro in più rispetto a quanto spendono in media le famiglie italiane, e 312 in più se si guarda solo al Veneto (praticamente il doppio dei “colleghi” vicentini, la città più economica della regione da questo punto di vista). (…)
Sul numero 35 dell’Amico del Popolo “di carta” del 4 settembre 2025, in distribuzione questa settimana (su abbonamento, in edizione digitale e in edicola), puoi leggere l’approfondimento sulla riapertura delle scuole, con molti dettagli su date e numeri.
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