Dopo le polemiche sulla mancata approvazione del taglio delle bollette dell’acqua e sulle difficoltà della sanità locale, Giovani&Futuro conferma la volontà di presentare propri candidati alle prossime elezioni amministrative.
«Non nascondo una certa delusione verso parte della nostra classe politica locale» dichiara il presidente nazionale dell’associazione, Luca Frescura. «Forse anche con amministratori più determinati la situazione non sarebbe semplice, ma l’eccessiva rassegnazione di molti sindaci non ha aiutato e anzi ha contribuito a peggiorare la situazione. In alcuni casi ho visto amministratori che hanno perso il contatto con la realtà quotidiana che i nostri concittadini devono vivere».
Tra gli esempi citati da Frescura, quello della proposta di ridurre le bollette dell’acqua, giudicata da qualcuno “poco rilevante”. «Mi credano che un risparmio, anche se modesto, è significativo per famiglie in difficoltà e per imprese che rischiano di abbassare la serranda. Ripeto: a Belluno paghiamo l’acqua tre volte Milano e il prossimo anno la riserva straordinaria supererà una cifra a cinque zeri».
Giovani&Futuro, nato in provincia di Belluno e oggi presente a livello nazionale, ribadisce l’intenzione di proporre un’alternativa radicata nel territorio: «Crediamo che gli elettori abbiano diritto a un’opzione giovane, libera e radicata. Questo ci permette di dare voce con ancora più forza ai problemi locali, senza mai dimenticare le nostre montagne» afferma Frescura.
Il presidente sottolinea inoltre il rapporto complesso tra politica locale e partiti nazionali: «Spesso i sindaci si sono trovati schiacciati tra le logiche di partito e le esigenze del territorio e troppo di frequente hanno prevalso le prime. Questo atteggiamento ha favorito scelte calate dall’alto, che hanno indebolito il tessuto sociale ed economico della nostra provincia. Basti pensare all’ospedale di Pieve: vent’anni fa era un punto di riferimento, oggi la sua situazione parla da sola».
Sul futuro dei giovani Frescura aggiunge: «La provincia di Belluno è la quinta in Italia, e la prima al Nord, per giovani persi: un primato che non possiamo accettare. È tempo di rimettere le nuove generazioni al centro di un progetto politico capace di assicurare un futuro al nostro territorio».
Da qui l’annuncio ufficiale: il vicepresidente provinciale del movimento, Luca Olivotto, sarà candidato sindaco a Borca nel 2026. «È un giovane preparato, determinato e coraggioso: qualità indispensabili per amministrare. So che ha chiesto all’attuale sindaco di collaborare e sarebbe un segnale importante per tutta la comunità» conclude Frescura.
Olivotto, attuale consigliere comunale, racconta così la sua decisione: «In questi cinque anni ho imparato molto. Sono sempre stato innamorato del mio paese: posso dire di avere, come si dice, il “male del campanile”. Dopo i difficili giorni della frana di Cancia, però, qualcosa è scattato dentro di me. Ho provato rabbia nel capire che, ai piani alti, non preoccupava tanto il fatto che ci trovassimo la frana in casa, quanto piuttosto che fosse bloccata la strada per Cortina. Ma soprattutto ho provato orgoglio: la consapevolezza di far parte di una comunità che, nei momenti di difficoltà, sa tirare fuori il meglio di sé».
La candidatura, spiega Olivotto, nasce da un principio chiaro: «Un’amministrazione pulita, trasparente e vicina alla gente. Le decisioni saranno prese insieme, con ascolto e dialogo, sempre con un solo obiettivo: il bene della nostra comunità. Borca ha enormi potenzialità, ma servono coraggio, visione e amore per la nostra gente. Io sono pronto a metterci la faccia, l’impegno e l’onestà. Insieme possiamo ridare speranza e orgoglio al nostro paese».
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