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lunedì 15 Dicembre 2025,

Soccorso alpino, vari interventi tra le Dolomiti bellunesi

Giornata impegnativa, tra Cadore e Agordino. Delicato l'intervento sulla Croda Bianca, per un'alpinista incrodata.

Nel pomeriggio di ieri, sabato 6 settembre, un uomo di 52 anni del posto è scivolato nel bosco sopra la propria abitazione, in località Salafossa, lungo il tratto che da Presenaio porta verso Sappada. Il terreno era reso insidioso dalla pioggia e l’escursionista ha riportato un trauma alla caviglia. Raggiunto dal Soccorso alpino della Val Comelico, è stato stabilizzato, imbarellato e calato tra gli alberi con corde fino alla strada, per poi essere affidato all’ambulanza diretta in ospedale.

Sempre nel pomeriggio, un secondo intervento ha riguardato un 76enne caduto lungo una strada silvopastorale nei pressi di Agai, in comune di Livinallongo. L’uomo, con un infortunio alla spalla, è stato assistito da una squadra del Soccorso alpino e trasportato in fuoristrada fino al rendez-vous con l’ambulanza, che lo ha accompagnato ad Agordo.

Poco dopo, l’allarme è arrivato dall’Alpago, dove un ciclista di 68 anni di Codognè è caduto lungo la forestale di Pian Rosada. Anche per lui i soccorritori hanno collaborato con il personale sanitario, garantendo il trasferimento in ospedale.

Un’altra chiamata ha invece riguardato un caso di disorientamento: una 50enne di Empoli, al ritorno dal Rifugio Fonda Savio, ha imboccato per errore il sentiero 119 invece del 117, ritrovandosi in Val Marzon anziché al Lago d’Antorno. Una squadra di Auronzo l’ha rintracciata e riaccompagnata alla sua meta.

È stata più complessa la situazione affrontata lungo la Cresta degli Invalidi, in discesa dalla Croda Bianca, sul gruppo delle Marmarole, in comune di Calalzo di Cadore. Tre alpinisti avevano iniziato la calata in corda doppia, ma la loro compagna, una 57enne di Padova, si è trovata a fine corda senza possibilità di proseguire. Dopo aver tentato invano di disarrampicare, si è resa necessaria la chiamata ai soccorsi. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato attorno alle 18.20. Con un verricello di 40 metri, il tecnico ha raggiunto la donna, che si teneva su un piccolo pulpito roccioso, e l’ha portata in sicurezza al Rifugio Baion. I due compagni hanno potuto rientrare autonomamente.

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