Sabato 20 settembre 2025, a partire dalle ore 14.30, il Rifugio Settimo Alpini ospiterà il terzo appuntamento del ciclo Rifugiati in Rifugio. Dialoghi per condividere e conoscere, dedicato al tema «Quando adattarsi è impossibile: persone e riscaldamento globale».
L’iniziativa è promossa da Asgi – Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, Università Cattolica del Sacro Cuore, Fondazione G. Angelini – Centro Studi sulla Montagna, Cai sezione di Belluno, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Comitato Usi Civici Bolzano-Vezzano, Coordinamento provinciale Pace e Disarmo Belluno e rientra nella rassegna Oltre le Vette Festival.
L’incontro vedrà la partecipazione di rifugiati ambientali dell’Associazione Popoli Insieme, di Silvia Stefanelli, esperta di clima e foreste e membro del Club Alpino Accademico Italiano, e di Francesco Mason, avvocato esperto in protezione internazionale. Le testimonianze saranno accompagnate dalle parole e dalle immagini di Stefano Collizzolli e Paolo Ghisu, autori del documentario Il canto del ghiaccio.
Il progetto Rifugiati in Rifugio nasce con l’intento di creare spazi di dialogo in ambienti montani, luoghi simbolici di accoglienza e solidarietà. «In montagna si costruiscono rifugi, sempre aperti per offrire accoglienza a tutti quelli che ne hanno bisogno. Quello stesso rifugio che la persona in fuga dalle persecuzioni cerca quando chiede asilo», si legge nella presentazione dell’iniziativa. L’evento vuole essere un’occasione per riflettere sul rapporto tra uomo e ambiente e sull’importanza della solidarietà nelle situazioni di difficoltà.
In caso di maltempo che renda impraticabile il raggiungimento del rifugio, l’incontro si terrà presso l’Ex Latteria di Bolzano Bellunese, con comunicazione preventiva sui canali social degli organizzatori.
Per chi desidera pernottare, è consigliata la prenotazione diretta presso il rifugio.
In concomitanza con l’incontro, dal 1° al 20 settembre, è visitabile presso il Rifugio Settimo Alpini una piccola mostra fotografica dedicata ai fratelli Ettore e Bruno Castiglioni, alpinisti e antifascisti. Curata dalla Fondazione G. Angelini in collaborazione con i gestori del rifugio, l’esposizione ripercorre la storia dei due fratelli, che vissero l’alpinismo come ricerca di libertà e impegno civile. Ettore, in particolare, contribuì a salvare diversi rifugiati accompagnandoli tra i monti verso la Svizzera. La mostra si inserisce nel progetto Rifugiati in Rifugio come testimonianza storica di accoglienza e resistenza.
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