A Cortina d’Ampezzo si celebrano oggi i sessant’anni della Delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina. L’appuntamento è fissato al Museo Paleontologico “Rinaldo Zardini”, con una giornata di incontri, testimonianze e approfondimenti dedicati alla tradizione gastronomica ampezzana.
Il programma prevede l’apertura alle 9.30 con la registrazione dei partecipanti e i saluti istituzionali del sindaco Gianluca Lorenzi e della delegata Monica De Mattia. Seguiranno l’introduzione del moderatore Francesco Chiamulera e la relazione di Raffaello Lorenzi sull’evoluzione socio-economica dell’accoglienza nel territorio.
Spazio poi ai racconti dei cuochi di Casa Italia, Fabio Pompanin e Graziano Prest, che proporranno aneddoti culinari legati alle Olimpiadi. A seguire è previsto un dibattito tra albergatori, rifugisti e ristoratori, con il confronto tra generazioni rappresentato dalla famiglia Bocus, dalla famiglia Da Riz e dalla famiglia Gregori.
La mattinata si concluderà con una visita al Museo Etnografico, guidata da Elsa Zardini, presidente dell’Union de i Ladis de Anpezo, dedicata a cucina e ricette della tradizione. Nel pomeriggio i partecipanti prenderanno parte a un tour enogastronomico, con chiusura dei festeggiamenti e brindisi finale all’Hotel de la Poste.
«La Delegazione vuole festeggiare questo importante compleanno con personalità del territorio per far conoscere la tradizione ed esaltare i valori gastronomici delle nostre cucine – spiega la delegata Monica De Mattia – onorando l’impegno della fondatrice, la contessa Clara Agnelli Nuvoletti, che diede vita alla delegazione ampezzana per mantenere fede alle tradizioni gastronomiche, prestando attenzione anche alle innovazioni».
De Mattia ricorda inoltre come «nel tempo la passione per la cucina ampezzana si sia diffusa, con cuochi che hanno portato il nome di Cortina in manifestazioni internazionali, fra cui le Olimpiadi». Una parte del convegno sarà infine dedicata a un confronto tra generazioni di operatori dell’ospitalità, per riflettere sull’evoluzione e il futuro della ristorazione in Ampezzo.
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