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sabato 6 Dicembre 2025,

Ritardi nelle spedizioni: la protesta dell’ABM contro Poste Italiane

Non è un problema solo del nostro giornale, come segnalato da tre abbonati (tra i tanti) nelle "Lettere al Direttore" dell'ultimo numero del 18 settembre.

Anche l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha espresso malcontento nei confronti di Poste Italiane a causa dei ritardi nella consegna della rivista mensile dell’organizzazione. Dopo i disservizi registrati con il numero di luglio-agosto, anche l’edizione di settembre non è ancora arrivata in provincia di Belluno, mentre risulta già recapitata regolarmente in altre aree, anche all’estero.

«Se per il numero di luglio-agosto il danno riguardava la mancata comunicazione della Festa dei Bellunesi nel Mondo – sottolinea il presidente dell’associazione Oscar De Bona – per il numero di settembre il ritardo penalizza la Famiglia ex emigranti dell’Alpago, che domenica 28 settembre ha in programma il pranzo sociale, il cui dettaglio era pubblicato proprio nella rivista. È inaccettabile che, nonostante l’associazione paghi anticipatamente migliaia di copie ogni mese, non vi sia alcuna attenzione o comunicazione da parte di Poste Italiane, nemmeno per scusarsi del disservizio».

Anche il presidente della Famiglia ex emigranti dell’Alpago, Urbano Costa, ha espresso disappunto, sottolineando come la mancata consegna della rivista renda più difficile organizzare le attività e coinvolgere i soci.

L’associazione ricorda di essere cliente storico di Poste Italiane e di svolgere da decenni un ruolo di promozione culturale e di memoria legata al territorio bellunese, sia in Italia sia all’estero. Per questo invita l’azienda a rivedere le modalità di gestione delle spedizioni e a garantire maggiore affidabilità.

«Non chiediamo privilegi, ma solo un servizio corretto e puntuale, che consenta ai soci e socie di ricevere la rivista senza ritardi ingiustificati – conclude De Bona – Ci aspettiamo che Poste Italiane prenda in carico questa situazione e dia risposte concrete ai propri clienti storici».

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3 commenti

  • In poste italiane devono vendere polizze, contratti telefonici e quant’altro, non hanno tempo per la posta… disservizio è ormai consuetudine.

  • Ma il servizio è pagato e i contratti vanno onorati, anche da parte delle aziende di Stato.

  • Se la posta non arrivasse in ritardo non sarebbe rispettata la tradizione del servizio postale italiano: qui non si è mai visto che la posta arrivi in anticipo. Però basterebbe affidarsi alla trasmissione on-line: un po’ d’innovazione non guasta e per di più il servizio non costa nulla. Ma finché a governare le associazioni ci saranno i noti vecchi del potere non ci saranno innovazioni, ma solo lamentele e il “si è sempre fatto cosi” di bergogliana memoria.

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