Dopo il nodo di Longarone, analizzato la settimana scorsa, ci spostiamo a Calalzo di Cadore: è la seconda puntata dell’inchiesta sulle coincidenze treni+bus, realizzata dall’Amico del Popolo in collaborazione con TreniBelluno.it. Il nome della stazione promette un collegamento che non c’è: «Calalzo – Pieve di Cadore – Cortina» non ha senso. Se non c’è il bus, tanto vale cambiare il nome del nodo.
Su 90 coincidenze possibili a Calalzo, solo 16 sono buone, quanto a tempi di attesa. Ma non è soltanto questione di tempi lunghi o lunghissimi (anche superiori all’ora): la corriera con cui scambiare per 36 volte al giorno manca del tutto, il bus proprio non c’è e non arriverà.

Più nel dettaglio, sono 9 i treni cadenzati in arrivo a Calalzo di Cadore da Belluno e 9 cadenzati che da Calalzo partono verso il capoluogo, a generare ben 90 coincidenze possibili treno-corriera, teoriche. È l’orario feriale scolastico. Nei giorni festivi e non scolastici va molto peggio: a Calalzo di Cadore arrivano 6 treni da Belluno eppure soltanto uno (1) trova una (1) coincidenza, con 8 minuti di attesa: quello delle 18.27, che scambia con la corriera per Cortina. Abbiamo scritto «uno»: significa che in tutta la giornata non c’è nessun’altra corriera disponibile in stazione, né per Cortina né per le altre destinazioni del Cadore. In discesa da Calalzo a Belluno va perfino peggio: il treno delle 15.28 ‘‘scambia’’ con la corriera che arriva da Cortina con un’ora e 50 minuti di attesa; quello che parte alle 17.28 ‘‘scambia’’ sempre da Cortina in un’ora e 20 minuti. Per tutto il resto del Cadore il bus si chiama desiderio, se in un giorno di festa a Calalzo arrivi o vuoi partire in treno.
Eppure il treno per e da Calalzo viene utilizzato sempre di più. Nonostante manchino le coincidenze con le corriere per Cortina, Auronzo, Comelico, Lorenzago, Cibiana. Lo certifica TreniBelluno.it. E allora si tratta, prima di tutto, di far funzionare bene ciò che già c’è.
Il treno c’è, le corriere ci sono, ma non dialogano. Gli orari vanno completamente rivisti e le corriere dovranno raccordarsi meglio con la ferrovia. Il treno del Cadore, così, ‘‘decollerà’’.
Sul numero 38 dell’Amico del Popolo “di carta” del 25 settembre, in distribuzione questa settimana (su abbonamento, in edizione digitale e in edicola), puoi leggere la seconda puntata dell’inchiesta sulle (mancate) coincidenze treno-corriera, con le tabelle dei tempi d’attesa realizzate in collaborazione con TreniBelluno.it
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2 commenti
Gianni
Da aggiungere che la stazione ferroviaria dove sono stati fatti lavori di ammodernamento per milioni di euro negli anni scorsi è completamente abbandonata e molto spesso in mano a gruppi di adoloscenti non proprio educati. Penso che oltre alle telecamere ci sia bisogno di una persona fissa che dia un occhiata a tutto il complesso ferroviario. Non sarà micca questa piccola spesa che potrà influire negativamente sul bilancio delle RFI ? Poi visto che da Ponte nelle Alpi in giù le linee sono elettrificate, perchè da Calalzo a Ponte non si crea una specie di metropolitana di superfice con corse di andata e ritorno ogni ora ?
Giuseppe
La proposta dimentica che i cartelli della stazione di Calalzo – Pieve di C. – Cortina stanno svolgendo un’importantissima funzione pubblicitaria: un invito a modificarli comporterebbe la perdita di questo vantaggio.