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lunedì 15 Dicembre 2025,

Via libera al completamento della pista ciclopedonale tra Arpav e ponte Veneggia

Grazie all’utilizzo di 204 mila euro di avanzo libero di amministrazione

Il Consiglio comunale di Belluno ha approvato la variazione di bilancio che permetterà di completare la pista ciclopedonale lungo via Tiziano Vecellio, nel tratto tra l’Arpav e il ponte Veneggia. Grazie all’utilizzo di 204 mila euro di avanzo libero di amministrazione, si potrà realizzare un nuovo tratto di circa 110 metri, attualmente non ciclabile, dando continuità a un percorso strategico per la mobilità urbana.

L’intervento ha un costo complessivo di 350 mila euro, coperto per 171.500 euro da un contributo regionale e per 178.500 euro con risorse comunali, attraverso l’avanzo disponibile. Nei prossimi mesi inizieranno i lavori, compatibilmente con le tempistiche dei cantieri pubblici e dei bandi. Non si tratta dell’unico tratto previsto in quell’area della città. L’amministrazione comunale ha infatti presentato una candidatura a un bando statale che, in caso di finanziamento, consentirebbe di realizzare ulteriori tratti della rete ciclabile: dalla chiesetta della Rossa fino alla rotonda dell’Emisfero e da lì a Villa Montalban, collegando il nuovo percorso al tratto già esistente verso ponte Veneggia.

«Stiamo lavorando con determinazione per sviluppare la mobilità dolce in città – ha commentato il sindaco Oscar De Pellegrin –. L’attenzione alla rete ciclopedonale è un obiettivo di mandato, e stiamo cogliendo ogni opportunità di finanziamento per rendere Belluno sempre più accessibile, sicura e sostenibile». Con questo intervento, la città conferma la volontà di ampliare e collegare progressivamente la rete ciclabile, rafforzando l’impegno per una mobilità urbana più sicura e sostenibile.

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4 commenti

  • L’importante non è solo costruire le piste ciclabili, ma anche utilizzarle: si vedono tantissimi ciclisti che, laddove le piste ci sono, continuano ad occupare le carreggiate stradali e a sfrecciare sui marciapiedi.

    • Infatti giuseppe, o è una ciclabile o è un marciapiede. La ciclabile della Veneggià è un terno al lotto, tra incroci uscite private ecc. persone che giustamente camminano con cani, bambini. Farla in bicicletta è quasi più pericoloso che stare sulla strada.
      Il primo tratto dalla pizzeria la Rossa alla De bona lo hanno fatto 33 anni fa !! E vogliamo parlare del Ponte degli Alpini. E una ciclabile ? O un marciapiede utilizzato da entrambi ? Mi sono dotato di un campanello ed ogni volta che lo suono mi prendo anche le parolacce. Comunque sempre colpa dei ciclisti…

  • L’importante non è solo costruire le piste ciclabili, ma anche utilizzarle: si vedono tantissimi ciclisti che, laddove le piste ci sono, continuano ad occupare le carreggiate stradali e a sfrecciare sui marciapiedi.

  • Per il codice stradale c’è differenza tra pista ciclabile (cartello blu con disegno di sola bici) e pista ciclopedonale (cartello blu con disegno di bici e persona). Se c’è una ciclopedonale non c’è obbligo per la bici a percorrerla, e a Belluno città sono praticamente tutte ciclopedonali, inclusa quella della Veneggia strada statale e strada interna della Veneggia. Il ciclista sceglie legittimamente quella che preferisce: per esperienza dico che se stai passeggiando, andando tranquillamente a far la spesa ecc. è preferibile andare in ciclopedonale, se invece fai sport o comunque vuoi/riesci a pedalare da 20-25km/h in su è più pericolosa la ciclopedonale della strada, tra attraversamenti di auto nelle intersezioni (che considerano la ciclopedonale popolata da soggetti quasi immobili e non calcolano la velocità di una bici) e pedoni (che pensano di essere in un comune marciapiede e considerano le bici come pericolosi oggetti che gli sfrecciano vicino).

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