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venerdì 5 Dicembre 2025,

Appia Cna compie 80 anni. Da un garage a una fabbrica, ma con la stessa anima: la storia dell’occhialeria Tonet&Galvani

Oggi, 17 ottobre, ottant'anni fa nasceva Appia Cna, l’associazione provinciale della piccola industria e dell’artigianato. Tra le aziende che segue ce n'è una che ha compreso quanto l'essere artigiani sia un valore aggiunto: è l'occhialeria Tonet&Galvani

Oggi, 17 ottobre, ottant’anni fa nasceva Appia Cna, l’associazione provinciale della piccola industria e dell’artigianato. Da un lato c’è la carenza di manodopera, una sfida diffusa, che a Belluno sta colpendo più duramente che in altre realtà; dall’altra, il cambiamento nei gusti dei consumatori, che, al contrario, potrebbe favorire le realtà più piccole della nostra provincia. L’artigianato bellunese si trova ad affrontare un periodo incerto, segnato dal calo numerico delle imprese e dalle sfide attuali come la digitalizzazione. A supportare circa duemila imprese del territorio in queste sfide è proprio l’associazione, guidata dallo scorso giugno da Andrea Cerentin.

Andrea Cerentin, presidente di Appia Cna

Tra le imprese del mondo Appia ce n’è una che ha compreso quanto l’essere artigiani sia un valore aggiunto: è l’occhialeria Tonet&Galvani, azienda di produzione di occhiali, specializzata in particolare nella realizzazione di decori per le aste. Nata nel 1982 in un piccolo laboratorio, ora conta quasi dieci dipendenti ed è portata avanti da Massimiliano e Marco Galvani. Nel numero 42 dell’Amico del Popolo “di carta” del 16 ottobre, in distribuzione questa settimana (su abbonamentoin edizione digitale e in edicola), puoi leggere la storia e l’intervista al presidente di Appia Cna, Andrea Cerentin. Qui, di seguito, un estratto.

Dal garage alla fabbrica, ma con la stessa anima: la storia dell’occhialeria Tonet&Galvani

In un mondo che corre, dove l’innovazione e la digitalizzazione sono fondamentali, non bisogna dimenticare quanto l’essere artigiani, nel vero senso del termine, sia un valore aggiunto. C’è una realtà, nata oltre quarant’anni fa a Santa Giustina, che lo ha compreso appieno: è la Tonet&Galvani, azienda di produzione di occhiali, specializzata in particolare nella realizzazione di decori per le aste.

L’azienda è nata nel 1982 in una piccola stanza grazie all’intuito di Alma, costretta a licenziarsi dall’officina in cui lavorava in Cadore, troppo distante per poter aiutare i genitori nelle loro attività. «Il titolare dell’epoca le aveva proposto di usare una stanza per iniziare a fare qualcosa a casa, come si faceva allora, e da lì è iniziato il suo percorso nella decorazione delle aste degli occhiali», racconta il figlio Massimiliano, che insieme al fratello Marco porta avanti l’attività di famiglia. «Con il passare del tempo, le cose sono andate sempre meglio e si è unito anche mio padre Eugenio». Dall’unione loro e dei loro cognomi, tre anni dopo, è nata l’azienda con il nome che conosciamo oggi. Nome che i due figli hanno deciso di mantenere anche quando, qualche tempo fa, sono subentrati ai genitori dopo un passaggio generazionale, non sempre facile come accade nella maggior parte delle realtà. «Il mondo del lavoro di oggi è totalmente diverso da quello degli anni ‘80, quando i contratti nascevano da una stretta di mano», osserva Massimiliano, che però sottolinea anche la fiducia incondizionata che i genitori hanno sempre avuto nei confronti dei figli.

Quello che non è cambiato dalla gestione di Alma e Eugenio a quella di Massimiliano e Marco è la natura dell’azienda: «Siamo ancora una realtà prettamente artigianale con una decina di dipendenti, che dal 2020 sono aumentati di uno ogni anno. Nonostante la presenza di colossi dell’occhialeria in provincia, abbiamo scelto di lavorare con le aziende medio-piccole, dal Cadore a Quero, passando per Longarone e Lentiai, che ci danno lavoro continuativo, volumi che riusciamo a gestire e la possibilità di costruire un rapporto più umano».

Azienda artigianale, però, non vuol dire restia all’innovazione: «Nel tempo abbiamo inserito nuove macchine, più performanti e tecnologiche». Da lavorazioni di nicchia, come i decori, fatte fino all’inizio del Covid, infatti, l’azienda ha ampliato il proprio campo d’azione per offrire ai clienti un servizio più completo, che comprende il taglio della plastica, dei frontali e delle aste e la preparazione e la fresatura delle stesse.

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