Scagliare un sasso può far pensare a un gesto di rabbia, ma seminare sassi diventa, in questo caso, un segno di pace e di speranza. È proprio questo il senso della bella iniziativa che in questi giorni coinvolge gli studenti del Comune di Borgo Valbelluna, protagonisti di un progetto dal titolo evocativo: “Sassi di Pace”. L’idea nasce dalla professoressa Cristiana Dal Toè, insegnante di Religione Cattolica nelle scuole secondarie di primo grado di Lentiai, Mel e Trichiana, che ha voluto offrire ai ragazzi un modo per esprimere le proprie riflessioni sulla pace e sulla guerra.
«Vista l’atmosfera pesante che si respira a causa della situazione mondiale – spiega l’insegnante – e soprattutto ascoltando le domande e le preoccupazioni dei ragazzi, ho voluto dare loro la possibilità di far sentire la propria voce. Alcuni mi hanno detto che gli adulti possono scioperare o manifestare, mentre loro, essendo piccoli, non possono fare nulla. Da qui è nata l’idea: come potevano anche loro esprimersi?». Così, in classe, i ragazzi hanno cominciato a riflettere e a raccogliere parole legate ai concetti di pace e di guerra, realizzando prima un grande cartellone collettivo. Poi, ognuno ha scelto un sasso – quello che più lo ispirava – e lo ha dipinto con un disegno o un simbolo di pace.





Da questa settimana, gli studenti stanno “seminando” i loro sassi in tutta la Valbelluna, lasciandoli in luoghi pubblici e sentieri. Chi li troverà potrà raccoglierli, meravigliarsi del gesto e magari fermarsi un istante a riflettere sul significato profondo di quella piccola opera d’arte. «È stata un’attività molto coinvolgente e stimolante – racconta la professoressa Dal Toè – e alcuni ragazzi stanno già pensando a un nuovo tema per una futura semina.»
Sul retro di ogni sasso è scritto il riferimento al profilo Facebook “Un sasso per un sorriso”: chi trova un sasso è invitato a pubblicare la foto del ritrovamento, creando così un filo invisibile di pace e condivisione tra i ragazzi e la comunità. Dunque, occhi a terra in questi giorni: tra le strade e i sentieri della Valbelluna si nascondono piccoli messaggeri di pace, pronti a ricordarci che anche i gesti più semplici possono far germogliare speranza.
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4 commenti
Giuseppe
L’importante è che non lancino il sasso e nascondano la mano
Luigi Franco Piacentini
Bellissima iniziativa !!! Brave !!! Bravi !!! Un abbraccio di pace 🏳️🌈
Rita S.
Ho trovato poco tempo fa uno di questi sassi “per un sorriso”. Data la mia età quasi tutti i giorni cerco di fare una discreta camminata, questo ritrovamento mi ha dato gioia e curiosità, con l’aiuto di mia figlia ho risposto con la frase “un sorriso fa bene a chi lo fa, ma spesso fa più bene a chi lo riceve”. Sto pensando a dove posizionarlo. Trovo che sia un bellissimo modo per comunicare speranza e positività.
Antonella Giacomini
Buongiorno Rita, scrivo da parte degli alunni della 1A di Lentiai. “Grazie per il bel pensiero che ha rivolto a noi. Siamo felici di averle donato un sorriso.”