Studenti e studentesse a scuola di intelligenza artificiale. Prende avvio sabato 25 ottobre il percorso formativo «AI Generativa» per le scuole superiori della provincia di Belluno, promosso da Confindustria Belluno Dolomiti e dal Gruppo Giovani Imprenditori. L’obiettivo è fornire ai giovani competenze per governare le tecnologie emergenti, piuttosto che subirle. Tecnologie che, in realtà, i giovani utilizzano già: secondo alcuni studi, infatti, l’86% degli studenti usa strumenti di intelligenza artificiale a supporto dello studio, ma meno della metà si sente preparato ad affrontare un mercato del lavoro trasformato dal digitale.
All’inizio le scuole coinvolte saranno due, un istituto tecnico e un liceo, che hanno risposto alla sollecitazione coinvolgendo gli studenti delle classi seconde e terze. In base ai riscontri raccolti al termine del primo ciclo formativo, Confindustria Belluno Dolomiti valuterà, assieme agli istituti scolastici coinvolti, l’estensione del progetto ad altre scuole del territorio. È previsto un modulo laboratoriale di otto ore, articolato in quattro incontri, utile anche all’acquisizione delle competenze previste nell’ambito dell’educazione civica digitale.
«L’obiettivo è duplice», spiega Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti. «Da un lato, offrire ai giovani una formazione critica e consapevole rispetto a una tecnologia destinata a incidere in modo profondo sulle dinamiche sociali e produttive; dall’altro, contribuire alla costruzione di un ecosistema educativo in grado di colmare l’attuale skill gap che rischia di penalizzare il nostro tessuto economico e sociale».
«L’approccio sarà fortemente pratico e orientato all’uso consapevole dell’intelligenza artificiale», sottolinea invece Michele Da Rold, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori. «Gli studenti verranno guidati all’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale generativa per attività quali la sintesi di testi, l’analisi critica di contenuti e la loro rielaborazione personale. Non si tratta semplicemente di imparare a usare ChatGPT, ma di acquisire la capacità di interrogare questi strumenti, comprenderne la logica e valutarne criticamente l’impatto».
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1 commento
Giuseppe
Proprio oggi al tg nazionale c’era un intervento che dava l’AI perdente su tutti i fronti: importante quindi potersi formare una propria mentalità libera e critica, capace di riconoscere gli sbagli e gli errori di questi ed altri meccanismi perversi.
D’altro canto mi vien da pensare quanto povera sia la scuola pubblica per permettere agli industriali di entrare a sovvertire i programmi scolastici con la scusa di favorire il senso critico degli studenti. Mah!