È stato completato il restauro della scultura della Fenice nei boschi di Valgrande, un intervento inserito nel più ampio progetto di riforestazione delle Regole di Dosoledo.

L’iniziativa nasce dal contributo regionale ottenuto dalle Regole di Dosoledo per ripristinare le aree colpite dalla tempesta Vaia. Da qui la collaborazione con la cooperativa Cadore-Dolomiti, che dall’autunno scorso ha curato la messa a dimora di 4.828 piante – tra abeti rossi e bianchi, sorbi, faggi, aceri montani e ciliegi selvatici – distribuite in diciannove aree tra Valgrande e il Passo Monte Croce. Terminati i lavori, la cooperativa ha deciso di destinare le risorse residue a due progetti rivolti alla comunità.

Il primo riguarda la scultura della Fenice, realizzata nel 2019 con il legno degli schianti di Vaia nell’ambito del progetto VizArt. L’opera, simbolo di rinascita e già apparsa nella fiction «Un passo dal cielo», era deteriorata dal tempo e dalle intemperie. Ora, grazie al lavoro di Cadore-Dolomiti, è stata ricostruita e riportata alla sua forma originaria.

Il secondo progetto ha coinvolto le scuole del Comelico: a settembre, poco dopo l’inizio dell’anno scolastico, è stata organizzata la Festa degli Alberi. Gli alunni delle classi quarte e quinte delle primarie di Comelico Superiore, Santo Stefano e San Pietro hanno piantato circa cento nuovi alberi, che si aggiungono a quelli già messi a dimora dalla cooperativa.

«Si tratta di due iniziative di stampo diverso, una più turistico-culturale e una più sociale, che hanno però in comune il senso di appartenenza della Cadore-Dolomiti al territorio – sottolinea la presidente Alessandra Buzzo – Valorizzare il patrimonio naturale, rendere accessibili e fruibili le bellezze artistiche, lanciare un messaggio di solidarietà sociale e ambientale alle giovani generazioni sono azioni fondamentali per disegnare un nuovo, possibile futuro per le terre alte».