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venerdì 5 Dicembre 2025,

Don Giorgio lascia Bolzano e Tisoi: commozione e gratitudine in parrocchia

Le comunità di Bolzano Bellunese e Tisoi hanno ringraziato don Giorgio Soccol per gli anni di servizio con una Messa partecipata e doni simbolici, accogliendo il nuovo parroco.

Domenica 23 le comunità di Bolzano bellunese e di Tisoi hanno voluto esprimere il loro ringraziamento a don Giorgio Soccol che è subentrato nell’aprile 2011 a don Candido Bortoluzzi, parroco per 32 anni e poi nell’ottobre 2021 a don Gemo Bianchi a Tisoi.

La santa Messa alle 9.30, cantata dai cori parrocchiali di Bolzano e Tisoi e partecipata dalle famiglie, dai bambini del catechismo e dagli anziani è stato un vero momento in famiglia. Nella domenica del Cristo Re, don Giorgio ha cominciato l’omelia con una battuta: «E adesso come la mettiamo? Devo parlare io? A dire la verità avrei voluto andarmene in sordina, senza tante cerimonie. Ma ho capito che non si comanda ai laici. Mi sono messo il cuore in pace e sono qui, ancora una volta, per dire grazie insieme a voi. Ogni volta che vi ho visto ho sentito il vostro grazie. Allora eccoci qui a dirlo insieme oggi a quel Dio, per questi anni trascorsi insieme, condividendo gioie e dolori, speranze e amicizia. Quando sono venuto a Bolzano – le sue parole – mi è rimasto impresso il titolo dell’articolo del bollettino che diceva: “La parrocchia siamo noi”. E si ribadiva, in un contesto nel quale i preti cominciavano a scarseggiare, che la parrocchia è l’unità di tutti i credenti. E che ognuno ha le sue responsabilità, i suoi doni. Per il bene di tutti». Ha poi ricordato quando, entrando a Tisoi, gli era stata regalata una bussola con incisa una frase che diceva di saper indicare il sentiero della vita dove, alla presenza del Signore, si respira gioia piena e dolcezza senza fine”. La festa di Cristo Re ci dice qual è la strada da percorrere: una sola, una Persona. È Cristo che la strada che la Chiesa deve percorrere». Infine don Giorgio ha parlato alla comunità spendendo buone parole per il nuovo parroco don Gianni Trevisan: «Accoglietelo come avete fato con me».

I parrocchiani hanno voluto evidenziare alcune delle caratteristiche di don Giorgio: «Chiamato per necessità sei rimasto per servizio, più che per obbedienza. Quel servizio autentico di Gesù che viene per servire, non per essere servito. E questo ce l’hai insegnato bene, don Giorgio. Prima i poveri. I poveri in spirito, che si affidano a Dio e non si illudono di potersi salvare da soli. Quindi la tua vicinanza verso gli anziani, che sei spesso andato a trovare. La vicinanza ai malati, a coloro che non potevano andare in chiesa e ti ricavavi il tempo per portargliela a casa la Comunione e quindi per fare due parole con loro. Attività che passano in sordina, forse, ma di cui tra di noi abbiamo sempre fatto un gran parlare e ti ringraziamo. Hai anche saputo parlare la lingua dei giovani. Gli hai lasciato libertà nelle iniziative e nelle idee, talvolta, anche se erano magari un po’ troppo semplici o anche troppo complicate: hai avuto fiducia dei tuoi ragazzi e ti ringraziamo. Una comunità si regge sulle famiglie e quante volte le hai volute sostenere».

Due i pensieri che le associazioni delle comunità, e quindi i parrocchiani, hanno voluto donare a don Giorgio. Uno simbolico: una cintura «che vuole ricordarti due cose, don Giorgio – hanno letto -. La prima: che l’affetto non stringe, ma sostiene. Così come tu hai sostenuto noi, con pazienza, con ascolto e con quella serenità che spesso ci ha rimesso in piedi. La seconda: che, anche se il tuo mandato qui termina, il cerchio della gratitudine e dell’amicizia non si chiude ma rimane aperto, largo abbastanza da accoglierti ogni volta che vorrai tornare». Poi qualcosa di speciale. «Vogliamo affidarti anche un dono che parla non solo del nostro affetto, ma anche del tuo. Perché in questi anni ci hai mostrato con chiarezza dove va il tuo cuore: verso chi è più fragile, verso chi vive povertà, sofferenza o momenti di grande fatica». Quindi una busta da far fruttare.

Infine, le comunità hanno offerto una colazione e merenda con caffè, cioccolata, vin brulè e tante torte e biscotti, molto apprezzate da tutti.

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2 commenti

  • Don Giorgio, dove vai lasci il segno!

    Che il Signore ti renda merito,
    e ti dia ancora tanta salute affinché tu continui a seminare

    Grazie

  • Grazie. Grazie don Giorgio per il tuo servizio a favore della comunità parrocchiale e del bene che hai fatto a tutti. Ti ricorderemo per la sua grande umanità, competenza e vicinanza a tutti coloro che ne avevano bisogno. Grazie

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