«La vita è bella». Sono partiti dall’esclamazione del celebre film di Roberto Benigni gli Amici del Presepio di Segusino per progettare il presepio di quest’anno. E l’hanno trasformata in una domanda: «Qual è la vita bella?».
L’allestimento si muove tra tre epoche. Oltre alla Natività, infatti, sono tre i passaggi chiave che compongono la rappresentazione: un bambino dei giorni nostri, seduto sul divano di casa, che si imbatte in un video che racconta i fatti in Medio Oriente; poi un bambino di 80 anni fa, appena uscito dalla tragedia dell’Olocausto (richiamata nella scena finale del film «La vita è bella»); e, infine, alcuni bambini segusinesi di circa 60 anni fa, durante un giorno di festa in occasione di un matrimonio in paese. Il tutto intervallato da altre due scene più tradizionali.
«Nessuna provocazione e nessun giudizio morale», assicurano gli organizzatori. Solo la volontà di proporre una riflessione: «Nessun bambino dovrebbe mai dover vivere ciò che stanno vivendo oggi i bambini in Medio Oriente, così come nessun bambino dovrebbe mai dover vedere ciò che altri suoi coetanei stanno vivendo in quei territori; e come nessun bambino dovrebbe mai dover vivere ciò che hanno vissuto i bambini di 80 anni fa durante l’Olocausto. Al visitatore quindi la facoltà di decidere quale sia davvero la “vita bella”, quella che ognuno dovrebbe poter vivere».
Il Presepio Artistico di Segusino sarà come sempre allestito nella ex casa del Cappellano e sarà aperto tutti i pomeriggi dalla notte di Natale fino a domenica 1 febbraio 2026, e i giorni festivi anche al mattino. Orari completi e informazioni sono disponibili sul sito «presepiosegusino.it», sui canali social Presepio Segusino o al numero 334 3797867. L’ingresso è libero.
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