La Magnifica Comunità di Cadore propone due appuntamenti culturali nella prossima settimana. Martedì 16 dicembre, al Museo Palazzo Corte Metto di Auronzo di Cadore, sarà presentato lo stato delle ricerche sul territorio, in collaborazione con l’Università di Trento. Sabato 20 dicembre, invece, la sala espositiva di Lorenzago di Cadore ospiterà un incontro dedicato alla «Tavolozza Cadorina e le sue origini».
Il primo evento rientra nel progetto «Paesaggi storici del Cadore» e si concentra sul periodo compreso tra la fine dell’Impero Romano e l’Alto Medioevo, una fase storica finora poco indagata ma di grande rilevanza per la storia locale. L’iniziativa, promossa e finanziata dalla Magnifica Comunità, mira a una ricognizione sistematica del patrimonio archeologico, superando l’approccio limitato ai singoli contesti.
Interverranno Alessandro Asta, funzionario archeologo della Soprintendenza ABAP per le province di Padova, Treviso e Belluno, Lisa Martinelli, referente del progetto, ed Elisa Possenti, docente di Archeologia Medievale all’Università di Trento.
«L’importanza del Cadore nelle vicende del popolamento antico si poggia, ormai da più di un secolo, sull’abbondanza di testimonianze archeologiche provenienti dal territorio» ha spiegato Alessandro Asta. «L’impegno rinnovato nelle attività di tutela e i continui stimoli alla ricerca consentono di arricchire sempre più il quadro delle conoscenze relative agli insediamenti, alle culture, ai sistemi economici e ai luoghi di culto. È tuttavia fondamentale riuscire a costruire reti di persone e di pensiero, con metodi di lavoro efficaci e obiettivi scientificamente chiari. Questo è il caso del nuovo progetto “Paesaggi storici del Cadore”».
Lisa Martinelli ha illustrato il percorso di studio: «La ricerca segue la pubblicazione del nuovo catalogo del Museo Archeologico Cadorino “Erico de Lotto” e offre una sintesi delle informazioni relative al periodo tra V e XI secolo. Partendo da questa base, è stato condotto uno studio sistematico della bibliografia edita per rintracciare tutte le evidenze archeologiche note. Successivamente, grazie al supporto della Magnifica Comunità, del MARC, della Soprintendenza e dell’Università di Trento, è stata esaminata la documentazione delle ricerche svolte nel territorio. Infine, sono stati analizzati i reperti rinvenuti durante le diverse campagne di scavo».
Elisa Possenti ha sottolineato il valore della collaborazione: «Le indagini attualmente in corso stanno confermando pienamente le aspettative iniziali, delineando prospettive di studio molto promettenti. La collaborazione tra l’Università di Trento, la Magnifica Comunità e la Soprintendenza rappresenta un esempio virtuoso di come la sinergia tra partner diversi, ma uniti da obiettivi comuni, sia la strada più efficace per la ricostruzione storica di un territorio».
Il secondo appuntamento, sabato 20 dicembre, sarà dedicato alla «Tavolozza Cadorina», storico circolo artistico nato nel 1958. L’incontro, con Matteo Da Deppo, Vito Vecellio e Matteo De March, inaugurerà la mostra che resterà aperta fino al 1° febbraio 2026, con orari differenziati nei giorni feriali e festivi. «L’esposizione proposta vuole avviare un percorso di indagine, valorizzazione e conoscenza delle vicende legate alla “Tavolozza Cadorina”, un circolo di artisti capace di caratterizzare e stimolare l’ambito sociale dell’alta provincia di Belluno per oltre cinquant’anni» ha spiegato Matteo Da Deppo, direttore dei Musei della Magnifica Comunità di Cadore.
Gli eventi si inseriscono nelle celebrazioni per i 150 anni dalla ricostituzione della Magnifica Comunità di Cadore e vedono la collaborazione di enti locali, istituzioni culturali e associazioni del territorio.
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