Un gruppo di studenti del Liceo “Dal Piaz” di Feltre ha partecipato a un collegamento in videochiamata con il campo base del progetto internazionale Beyond Epica – Oldest Ice, finanziato dalla Commissione europea e attivo in Antartide. L’incontro ha permesso ai ragazzi di avvicinarsi, seppur a distanza, a un contesto di ricerca che li ha idealmente portati a circa 2.800 metri sotto la superficie ghiacciata del Continente bianco.
A guidare la visita virtuale è stato il coordinatore del progetto, Carlo Barbante, docente dell’Università di Venezia e membro associato dell’Istituto di Scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche. L’incontro si è svolto il 12 dicembre, durante l’estate antartica, con temperature intorno ai –35 °C, e ha incluso una presentazione delle strutture di Little Dome e del lavoro svolto dal team di ricerca, affiancato anche da Sergio Zannin, che ha contribuito all’organizzazione del collegamento.
Nel corso della spiegazione, agli studenti è stato illustrato come da diversi anni vengano estratte carote di ghiaccio per ricostruire l’evoluzione del clima terrestre da 1,2 milioni di anni fa fino a oggi. L’analisi delle bolle d’aria e del particolato atmosferico intrappolati nel ghiaccio consente di ottenere dati fondamentali per comprendere le variazioni climatiche. I carotaggi hanno ormai raggiunto il substrato roccioso del continente, a quasi tre chilometri di profondità rispetto al piano della tenda che ospita il grande carotatore. Un’operazione complessa dal punto di vista tecnico, definita dallo stesso Barbante «epica», che richiede anche una notevole resistenza psicofisica da parte dei ricercatori impegnati per lunghi periodi in Antartide e un forte lavoro di squadra.
Dall’incontro, gli studenti hanno tratto alcune considerazioni centrali, tra cui la consapevolezza che l’attuale accelerazione del riscaldamento globale non è una semplice opinione, ma un dato supportato da evidenze scientifiche, e che le attività umane ne sono una causa rilevante.
Il percorso proseguirà ora con un’attività più vicina al territorio: i ragazzi saranno coinvolti nella raccolta e nell’elaborazione di dati climatici relativi ai ghiacciai alpini, oggi in forte regressione. L’iniziativa rientra nel progetto di educazione civica “Uno sguardo matematico sulla crisi climatica”, promosso dalle docenti Angelica Piselli e Marta Stach, con il supporto scientifico dell’Università di Trento.
Secondo Carlo Barbante, «abbiamo bisogno di risorse nuove, modi nuovi di pensare, competenze trasversali che oggi nessuno di noi ha, per comprendere le complesse variazioni del clima; ecco perché è importante formare le nuove generazioni». In questo quadro, l’esperienza proposta agli studenti del “Dal Piaz” si inserisce come un’occasione di confronto diretto con la ricerca scientifica e con le sfide poste dal cambiamento climatico.
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