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giovedì 19 Giugno 2025,

Auronzo, una donna batte tutti gli uomini alla «Camignada poi siè refuge»

La veneziana Silvia Rampazzo (nella foto), iridata di corsa in montagna long distance nel 2017, si è imposta su 1.140 concorrenti. Al secondo posto il trevigiano Ivan Geronazzo, al terzo il bellunese Nicola Tonet.

Prima vittoria di una donna nella storia della «Camignada poi siè refuge», la gara di corsa in montagna proposta oggi, domenica 4 agosto, dalla Sezione di Auronzo del Club alpino italiano sul tracciato di 35 chilometri da Misurina ad Auronzo, con passaggi ai rifugi Auronzo, Lavaredo, Locatelli e Pian di Cengia e transiti ai laghi di Cengia, in Val di Cengia e Val Marzon. A imporsi è stata Silvia Rampazzo, veneziana di Noale, ingegnere ambientale, campionessa mondiale di corsa in montagna long distance nel 2017, che ha portato a termine la propria fatica in 2h56’02”, iscrivendo il proprio nome nell’albo d’oro assoluto della gara. Una vittoria, la sua, che è maturata nel finale quando, a due chilometri dal traguardo, ha raggiunto e superato Ivan Geronazzo, il trevigiano che fino ad allora aveva guidato la corsa ma che ha pagato il finale pianeggiante. Rampazzo davanti a tutti, dunque, con Geronazzo a 13″ e il bellunese del Comelico Nicola Tonet a completare il podio assoluto, staccato di 2’40”. Il podio maschile ha visto il terzo posto di un altro bellunese, Tiziano Gandus, mentre su quello femminile insieme alla Rampazzo son salite la trevigiana Silvia Serafini e la bellunese Francesca Di Sopra.

La 47.ma Camignada ha conosciuto, ancora una volta, una grande partecipazione: i concorrenti partiti dalle sponde del lago di Misurina sono stati infatti 1.140. Una bella soddisfazione per la storica manifestazione che quest’anno nella prima parte del tracciato ha presentato una novità legata alla celebrazioni per i 150 anni dalla prima ascensione per la via normale alla Cima Grande di Lavaredo compiuta dall’alpinista viennese Paul Grohmann il 21 agosto del 1869. Per onorare la memoria di Grohmann, dopo il via da Misurina la Camignada non è salita per il consueto sentiero, ma ha percorso il sentiero 105, dedicato proprio a Grohmann, sentiero che tocca la malga Rinbianco, la Val de l’Arghena e Forcella Col di Mezzo prima dell’arrivo al rifugio Auronzo. Si è trattato di una novità che ha allungato il tracciato di un chilometro e mezzo e che ha incontrato il favore dei partecipanti.

Quest’anno, nonostante gli sforzi profusi da numerosi volontari nella realizzazione di un sentiero alternativo a quello reso impraticabile dalle frane verificatesi nell’estate del 2015, la Val Giralba non si è potuta percorrere. Nel 2020, però, sarà la volta buona per tornare sul tracciato originale e quindi toccare anche i rifugi Comici e Carducci, oltre ad Auronzo, Lavaredo, Locatelli e Pian di Cengia. «La tempesta Vaia dello scorso autunno ha causato non pochi problemi al nostro territorio, ma ora sono risolti e tra qualche giorno la Val Giralba sarà riaperta», ha spiegato il sindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher. «Quindi nel 2020 la Camignada tornerà sul tracciato storico. Una bella notizia per questo evento che costituisce un patrimonio importante per tutta la comunità auronzana».

Ieri, sabato 3 agosto, con partenza e arrivo al palazzo del ghiaccio di Auronzo, si è svolta la terza Camignada Kids, manifestazione per bambini e ragazzi fino a 13 anni, memorial Enrico Vecellio Taiarezze, che ha visto duecento piccoli podisti cimentarsi sul tracciato di 3 chilometri attorno al lago di Santa Caterina.

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